La Procura di Bologna ha dato parere negativo alla richiesta, avanzata dalla difesa di Gianmarco De Pieri, di ridurre la misura cautelare del divieto di dimora che lo ha colpito venerdi' scorso dopo i tafferugli con le forze dell'ordine del 18 giugno, in occasione dello sgombero della palazzina occupata di viale Aldini.

La richiesta di De Pieri, che questa mattina e' comparso davanti al gip Letizio Magliaro per l'interrogatorio di garanzia, e' stata la revoca del divieto di dimora oppure la riduzione della misura nell'obbligo di firma davanti alla pg in occasione di manifestazioni o cortei. Sulla richiesta dell'avvocato di De Pieri, Simone Sabattini, la Procura (in udienza per la Procura c'era l'aggiunto Valter Giovannini) ha dato parere negativo. La decisione del gip Magliaro, che ha firmato il divieto di dimora per De Pieri (scartando la richiesta di arresti domiciliari avanzata dalla Procura) arrivera' nelle prossime ore o giorni.

Come annunciato, De Pieri davanti al giudice ha parlato raccontando la sua versione di quanto accaduto il 18 giugno. Ha ammesso di aver spinto il sostituto commissario di Polizia (la prognosi e' stata di sette giorni e a De Pieri sono state contestate le lesioni) ma ha detto che non intendeva ferirlo, e spiegato di aver preso il trapano degli operai (l'accusa in questo caso e' furto) solo con l'obiettivo di ritardare le operazioni di sgombero e ripristino della palazzina. Ha anche spiegato di aver cercato, quel giorno, un contatto con qualcuno delle forze dell'ordine presenti allo sgombero, per trattare ed evitare situazioni di tensione, ma di non essere stato considerato e quindi di essersi innervosito.

(fonte Dire)