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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Savena / Via Augusto Murri

Giardini Margherita, alberi pericolanti: al via l'abbattimento

Undici alberi saranno abbattuti per motivi di sicurezza: si tratta di arbusti malati o danneggiati, pericolosi per l'incolumità degli avventori del parco

Nell'ambito   del  periodico  monitoraggio  che  viene  svolto  sull'intero  patrimonio  arboreo  pubblico  del  Comune  di Bologna, le verifiche svolte  sulle  alberature  presenti all'interno dei Giardini Margherita hanno messo  in  evidenza  l'instabilità  di  11  alberi,  il  cui tronco è diffusamente  interessato da processi degenerativi del legno.

Sulle piante sono state svolte indagini strumentali attraverso il metodo V.  T.  A.  (Visual  Tree  Assestment)  con una apparecchiatura che permette di  evidenziare  l'insorgenza  di  attacchi  di  carie  del legno imputabile ad  agenti  patogeni  fungini (una patologia subdola, spesso non rilevabile con  un semplice esame visivo) che, causando la distruzione dei tessuti legnosi,  ne compromette la stabilità. Per  questo  motivo,  quando  la  parete residua di legno sano scende al di  sotto di parametri prestabiliti, è consigliabile procedere all'eliminazione  delle  piante al fine di salvaguardare la pubblica incolumità. Considerando  il  cosiddetto “effetto bersaglio” che caratterizza sia i frequentati spazi  interni  ai Giardini Margherita sia le strade che perimetrano l'area verde,  l'attenzione sulle alberature del parco è sempre molto elevata.

 Tutti gli alberi verranno sostituiti con nuovi, giovani esemplari nel corso  del prossimo periodo autunnale.

Gli  alberi  per  i  quali  si rende necessaria l'eliminazione nei prossimi  giorni sono tutti esemplari maturi, dislocati in varie zona del parco.  Si tratta di:
cinque ippocastani (Aesculus hippocastanum); una  robinia  (Robinia pseudacacia) codice 4098, localizzata presso uno dei due ponticelli di accesso allo chalet del laghetto;
un  tiglio  (Tilia  platyphyllos),  codice 2541 posto nel boschetto tra viale Bottonelli e viale Polishi; un  pioppo  cipressino  (Pupulus nigra italica) codice 3885, che domina l’area  attrezzata  con  giochi  per  bambini  nella zona retrostante la chiesa della Misericordia; un  platano  (Platanus  hybrida) codice 94295, posto presso l’ex centro giovanile, al centro del parco; una giovane quercia rossa (Quercus rubra) codice 3001, ubicata a ridosso  dell’area dei tappeti elastici; un  cipresso  calvo  (Taxodium  distichum)  codice 2580, localizzato in prossimità della sponda orientale del laghetto.

Spiccano  per  numero  gli  ippocastani  (due  dei  quali  posti  lungo  la  recinzione  perimetrale  del  parco,  uno  su  viale Panzacchi e uno su via  Sabbioni),  a  conferma  di  una  difficoltà  che questa particolare specie  botanica   sta   manifestando  nell'ambiente  urbano.  L'accentuarsi  delle  patologie  che  interessano  il  legno  è  sicuramente da attribuire ad una  reiterata  sofferenza  vegetativa  che  ha indebolito le piante, sia quelle  all'interno dei parchi e dei giardini, sia quelle lungo le strade urbane (a  cominciare  dai  viali  di  circonvallazione).  La situazione fitosanitaria  degli  ippocastani  è  costantemente  monitorata,  proprio per controllarne  l'evoluzione  e i rilievi strumentali appena eseguiti all'interno del parco  non fanno che confermare una criticità che è ormai di dimensione cittadina.  Per quanto riguarda gli altri 6 alberi oggetto di abbattimento vale la pena  ricordare  che  robinie  e pioppi hanno un legno facilmente aggredibile dai  patogeni  fungini e di scarsa resistenza, il platano manifesta la patologia  anche  attraverso  la  presenza  di  corpi fruttiferi del parassita, mentre  tiglio, cipresso calvo e quercia presentano diffuse alterazioni del legno.

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