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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Via Saliceto

Navile, i bimbi ridipingono il Giardino la Zucca dopo il raid vandalico

Pennelli e colori per coprire le brutte scritte apparse recentemente sui muri del giardino: così i bambini del Quartiere Navile hanno riqualificato il loro angolo verde

I cittadini del Quartiere Navile si sono incontrati per ripulire le scritte del muro del Giardino la Zucca, recentemente vandalizzato, e per inaugurare i nuovi cartigli multilingue, restituendo al parco il suo nome e la sua storia, in un viaggio tra ricordi e quotidianità. I bimbi armati di pennelli e colori hanno ricoperto le brutte scritte recentemente apparse sul variopinto muro che delimita il parco, mamme e papà hanno allestito una ricchissima mostra che ricorda la storica battaglia delle mamme verdi e che ha portato alla realizzazione del giardino, mentre i più “anziani” hanno ripercorso in una passeggiata pubblica l’avvincente storia di una delle aree verdi più frequentate di Bologna. Cittadini di ogni età, insomma, attivi al Giardino la Zucca, in occasione di un nuovo battesimo del parco, che ha visto l’assegnazione ufficiale di questo nome all’area, la ripulitura dei muri dai graffiti e un ricco programma di iniziative volte a ripercorrere la memoria di questo luogo.

L’iniziativa, organizzata da un ricco gruppo di cittadini e associazioni, è parte del progetto “Le città come beni comuni ”coordinato da Labsus e dal  Centro Antartide, finanziato dalla Fondazione del Monte, che coinvolge il Comune, e la cittadinanza attiva nello sviluppo di esperienze di gestione condivisa dei beni comuni della nostra città: strade, piazze, giardini, spazi comuni sono curati dai cittadini in sinergia con l’amministrazione.  

Il decoro, la vivibilità ma soprattutto memoria sono infatti i beni comuni che questi cittadini hanno deciso di contribuire a gestire e tutelare.  Nel contesto del laboratorio territoriale del progetto, il gruppo ha lavorato a due cartigli per quest’area, scrivendo un testo che presentasse la storia e l’identità del giardino La Zucca: lo hanno tradotto in diverse lingue, data la forte componente interculturale dell’area, e con la collaborazione del Comune hanno installato queste particolari “indicazioni storiche” ai due ingressi del parco. 

Il Quartiere ha contemporaneamente lavorato perché il nome Giardino La Zucca, una denominazione da tantissimi anni d’uso abituale per indicare l’area, fosse registrato anche presso la toponomastica. I cartigli sono stati scoperti per la prima volta, alla presenza dell’Assessore Luca Rizzo Nervo, del Presidente di Quartiere Daniele Ara, di Daria Bonfietti dell’Associazione Familiari Vittime di Ustica, del Presidente di Ancescao Bologna Paolo Bernagozzi e dei rappresentanti delle altre realtà territoriali coinvolte nel progetto. “Comune e Quartiere” hanno commentato le istituzioni “stanno facendo il massimo, nel contesto del progetto Le città come beni comuni, per facilitare il più possibile il preziosissimo lavoro dei cittadini attivi storicamente presenti sull’area: a loro va il più grande grazie per il loro impegno costante e quotidiano”.

La mattinata è proseguita con gli altri eventi del programma “La Zucca: un giardino di alberi, storie e memorie”, tra passeggiate e incontri, ricostruendo ora dopo ora la storia del parco, mentre i più piccoli terminavano l’opera di pulizia del muro.
Tutte le attività sono state curate ed offerte dai cittadini in sinergia con l’amministrazione, in particolare dalla ricchissima rete composta da Quartiere Navile, Comitato Mettiamo in Moto la Zucca, Museo per la Memoria di Ustica, Associazione Parenti Vittime della Strage di Ustica,  Fondazione Villa Ghigi, Centro Sociale Montanari – Ancescao, Storie in Movimento e Tper.  Questa stessa rete, che sta immaginando una gestione condivisa di tutta l’area con un sempre maggiore protagonismo dei cittadini, sta anche lavorando a cercare soluzioni sia per il tema dei mozziconi di sigaretta spesso presenti nel parco e della pulizia, come anche alla realizzazione di una aiuola curata e gestita dai cittadini al centro del giardino. L’intervento sperimentale servirà al comune per elaborare un modello ed un insieme di norme che rendano più facile l’amministrazione condivisa.

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