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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

I giochi per bimbi nei parchi diventano a pagamento? Colpa dei vandali

A lanciare l'allarme l'assessore Gabellini: "Non ce la facciamo più" e si spendono 800 mila euro all'anno per rimettere in sesto altalene e scivoli dopo il passaggio dei teppisti. L'assessore Gabellini: "Non c'è nessuna ipotesi di privatizzazione, solo una proposta di privati per realizzare un parco giochi"

Troppi atti vandalici ai giardinetti pubblici dotati di giochi per bambini e a Bologna rischiano di diventare a pagamento. Sarebbe una decisione difficile, perchè rappresenterebbe senza dubbio un fallimento del senso civico: ma la manutenzione di altalene e scivoli costa troppo e i danni ai giochi continui. La spesa di ripristino dopo il passaggio dei vandali per le 1.500 giostre collocate nei 128 parchi comunali si aggira infatti intorno agli 800 mila euro all'anno, troppo, soprattutto in tempo di crisi.

IPOTESI PRIVATIZZAZIONE CON BIGLIETTO DI INGRESSO. E' la stessa Patrizia Gabellini, assessore all’urbanistica, a dire "Non ce la facciamo più, ma il piano che stiamo elaborando prevede anche altre soluzioni oltre alla privatizzazione (dall'autogestione da parte dei genitori a forme di sponsorizzazione) e ognuno di questi strumenti può benissimo convivere con gli altri". La soluzione più immediata parrebbe comunque quella di affidare gli spazi a gestori privati che chiederebbero un gettone di ingresso ai genitori.

LA PROPOSTA DELLA LEGA. Il consigliere del Carroccio Manes Bernardini, sul suo profilo Facebook, propone una ricompensa "A chi segnala i vandali della cosa pubblica alle forze di polizia. Lotta dura a chi distrugge, rompe e danneggia il patrimonio pubblico comunale. Nella città del comunismo si arriva a fare pagare i giochi per i bambini nei parchi (si parla di 2€) perché' il comune non ce la fa più' a garantire la loro fruibilità...".

L'ASSESSORE GABELLINI CHIARISCE. Tra i primi punti del Consiglio Comunale odierno quello dei giochi nei parchi pubblici. L'assessore Patrizia Gabellini chiarisce l'argomento, visto che "si presta a fraintendimenti. Quindi vorrei puntualizzare quello che è intenzione e azione dell'Amministrazione. Non c'è nessuna ipotesi di privatizzazione dei giochi, nessuna ipotesi di far pagare i giochi che sono nei nostri parchi, parchi che restano spazi pubblici con attrezzature pubbliche, liberamente utilizzabili. Punto due: quello a cui si è dato tanto rilievo, e che ha generato una confusione così rilevante, è una proposta, una sola proposta che è stata avanzata da privati per realizzare un parco giochi, quindi è una proposta di un'attività imprenditoriale, in quanto tale presuppone il fatto che si possa avere poi il pagamento di uno o due euro per andare in questo parco giochi privato: una proposta che, tra l'altro, non abbiamo ancora preso in esame, né come Amministrazione, né come settore, né con il quartiere interessato".

REGOLAMENTO DEL VERDE. Al terzo punto dell'intervento la modifica del "Regolamento del verde", per l'assessore un modo per "rendere possibili sponsorizzazioni o donazioni di cittadini, per giochi e con convenzioni che possano, eventualmente, includere anche la manutenzione di questi giochi per un certo periodo, quindi è una forma di sussidiarietà che stiamo studiando e che metteremo a punto con i quartieri affinché sia trovata una soluzione che è quella che ci convince per poter procedere. Questo è tutto".

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