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Cronaca

Gioco d'azzardo: il Comune dice stop a manifesti e locandine pubblicitarie

Stop sul territorio comunale ai manifesti, ai poster e alle locandine che pubblicizzino giochi con vincite in denaro, aperture di sale scommesse e altre attività collegate al gioco d'azzardo. Monti: "Aggiungiamo un tassello al contrasto della ludopatia"

Stop sul territorio comunale ai manifesti, ai poster e alle locandine che pubblicizzino giochi con vincite in denaro, aperture di sale scommesse e altre attività collegate al gioco d'azzardo. Lo ha deciso il Comune di Bologna: "Aggiungiamo così un importante tassello alle tante attività di contrasto e prevenzione che abbiamo gà messo in campo sul tema della ludopatia", sottolinea l'assessore alla Legalità di Palazzo D'Accursio, Nadia Monti, che ha illustrato la delibera in commissione.

L'obiettivo è "porre un freno alla pubblicità" di questo genere, aggiunge Monti: un tema già sollevato "a gran voce anche in sede Anci e Legautonomie", ricorda l'assessore, perchè la promozione commerciale di certe attività cattura "tante persone che probabilmente, altrimenti, non si avvicinerebbero" al gioco.

La delibera, collegata al bilancio 2016, dovrebbe essere approvata entro fine anno e a quel punto, spiega Monti, il divieto potrà diventare subito operativo. L'iniziativa, ricorda l'assessore, segue un protocollo che il Comune ha firmato a marzo con Tper e tassisti per evitare l'affissione delle pubblicità sui mezzi.

Palazzo D'Accursio, inoltre, aveva vietato slot machine e videolottery negli immobili concessi alle libere forme associative. Tra gli altri interventi, poi, anche l'introduzione di una distanza minima di un chilometro tra sale gioco e luoghi sensibili come scuole, ospedali e luoghi di culto. Inoltre, Palazzo D'Accursio ha deciso di limitare l'orario di funzionamento delle macchinette ed inserito alcuni filtri nella rete wireless comunale per bloccare l'accesso ai siti che consentono di giocare on line.

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