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Cronaca San Vitale / Via Giuseppe Massarenti

Altra rapina in gioielleria: orefice chiuso nello sgabuzzino, svuotata la cassaforte

Nuovo assalto ai danni di una gioielleria: è il terzo in una settimana. Questa volta nel mirino è finita l'orologeria-oreficeria A. Nipoti: in due, spacciandosi per clienti si sono introdotti nel negozio. Poi hanno estratto una pistola...

Nuova rapina a segno ai danni di una gioielleria. E' successo questa mattina, intorno alle 9.30, in via Massarenti. Nel mirino è finita la gioielleria-orologeria A.Nipoti. 
Sul posto sono stati allertati i carabinieri, che a momento sono ancora impegnati nei rilievi. Da quanto si apprende per ora, due persone (descritti come due italiani dall'accento meridionale) hanno suonato il campanello del negozio, spacciandosi per normali clienti. L'orefice li ha accolti. Poi i due hanno estratto una pistola e minacciando l'uomo lo hanno costretto ad aprire la cassaforte. Quindi hanno legato il malcapitato con delle fascette e dopo averlo rinchiuso nello sgabuzzino, sono scappati via con il bottino, ancora da quantificarsi. 

Il blitz di oggi è il terzo nel giro di 7 giorni ai danni di una gioielleria. Solo ieri mattina, infatti, due malviventi hanno sfondato a mazzate la vetrina di Bulgari in Galleria Cavour, nel tentativo di arraffare i monili in esposizione. Fortunatamente non ci sono riusciti, ma la scena, avvenuta sotto gli occhi dei passanti, ha seminato il panico.
Il "colpo" naufragato seguiva di pochi giorni quello invece andato a segno ai danni della gioielleria Rocca di piazza Cavour. Qui due banditi erano riusciti a svuotare il caveau, dopo aver legato le commesse. 

Ora c'è da capire se dietro questi assalti ci sia la stessa mano. Diverse le similitudini tra i vari 'colpi'. Ad agire in tutti i casi erano in due. Stessa la scelta dell'orario, in pieno giorno. Nel mirino sempre luoghi molto frequentati: come Galleria Cavour, o molto trafficcati come piazza Cavour e via Massarenti. Scelta che secondo Ascom "alimenta il sospetto che dietro questi atti possano esserci anche contenuti intimidatori per dimostrare di poter conquistare il controllo del territorio". 

E mentre indagano le forza dell'ordine per sciogliere i nodi, monta di giorno in giorno lo sdegno in città, dove sono tanti i negozianti che temono per la propria incolumità sul posto di lavoro e chiedono misure urgenti all'Amministrazione, come ieri ha mandato a dire l'associazione dei commercianti bolognesi, invocando un incontro con le istituzioni per discutere della sicurezza in città.

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