Giornata contro la violenza sulle donne: corteo e danze in centro
Impegno sociale, ma anche speranza e allegria nello 'Sciopero delle donne': il corteo ha sfilato da Piazza XX Settembre fino al Nettuno, alternando slogan a coreografie
"Il nostro paese non si distingue certo per i diritti delle donne". Così il volantino diffuso ieri sera durante lo 'Sciopero delle donne',, partito alle 19 da Piazza XX Settembre per arrivare in Piazza Nettuno che ha voluto ribadire come la cronaca sta abituando l'opinione pubblica a una "assuefazione alla violenza sulle donne" in fatto di stupri e femminicidi. Donne di tutte le età hanno indossato "qualcosa di rosso", una sciarpa, una giacca, un cappello, diventato colore simbolo della lotta alla violenza di genere.
Cartelli e slogan, ma anche danze durante il percorso. All'incrocio di via Indipendenza con via Irnerio e in Via Rizzoli hanno messo in scena la coreografia di "One billion raising", il movimento globale nato nel 2013, che occupa le piazza delle città con la danza. Il corteo si è concluso sotto l'albero di Natale in Piazza Nettuno con letture e testimonianze.
Solo ieri, a Bologna, due casi di cronaca: un uomo urbiaco, che ha dato in escandescenza davanti ai 4 figli minori, picchiando la moglie e l'assassinio di una donna con un colpo di pistola, sempre da parte del marito.
COLORE ROSSO, PERCHE'. Tutto parte da "Zapatos Rojos" dell’artista messicana Elina Chauvet, un’installazione composta da centinaia di scarpe rosse da donna per puntare il dito contro l’omertà che avvolge la scomparsa e l’uccisione di centinaia di donne a Ciudad Juárez.
I NUMERI IN ITALIA. Nel 2013 sono state uccise 179 donne, il 14% in più rispetto al 2012. Sette femminicidi su dieci si consumano all'interno del contesto familiare. Oltre un milione di donne finisce nella rete dei soprusi al maschile, come ad esempio lo stalking.
