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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

27 gennaio 'Giorno della Memoria', Errani: "Un ricordo che ci tutela anche oggi"

Oggi Bologna si ferma e riflette sull'olocausto. "Allarmante il prosperare di movimenti neofascisti e neonazisti e che per il 20% dei tedeschi under 30 Auschwitz non significhi nulla"

Oggi il 67° anniversario dall’apertura dei cancelli di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa, l'Italia e diversi Paesi europei si fermano per ricordare il nazismo e le sue vittime. Il 27 gennaio, riconosciuto come la data più adatta di altre a simboleggiare la Shoah e la sua fine, è stato 'ribattezzato' come il Giorno della Memoria.

Anche Bologna oggi volge il suo pensiero all'Olocausto, attraverso cerimonie istituzionali, tra cui la deposizione di corone in memoria di chi è stato straziato e ucciso e la consegna delle Medaglie al valore per i reduci dei campi di sterminio.

Ma il passato non resta confinato nell'oblio, non si dimentica e deve essere un monito per il presente. "Una Memoria che ci tutela anche oggi": è così che presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, tocca la tematica. "Sempre, in questi anni, - ha sottolineato Errani - in occasione della Giornata della Memoria  la domanda che ci poniamo è: di quale attualità sono i temi portati in primo piano da questo appuntamento? ... Credo che il dramma della Shoah sia sempre vivo dentro di noi, presente e minaccioso, un paradigma con cui dobbiamo necessariamente confrontarci in ogni momento cruciale della nostra vita civile. Nonostante ciò quotidianamente registriamo manifestazioni di razzismo ed emarginazione, anche nel nostro Paese: sembra quasi che il mondo non abbia ancora imparato la lezione, che non abbia capito che la cultura dell’Odio prospera grazie all’indifferenza, all’ignoranza, alla sottovalutazione dei segnali premonitori di un clima di intolleranza."
"E’ per questo
- ha contiuato il presidente - che giudico particolarmente allarmanti il negazionismo mai sopito, il prosperare di movimenti neofascisti e neonazisti o ancora manifestazioni d’ignoranza come quella registrata recentemente in Germania da un sondaggio del settimanale Stern, secondo il quale a oltre il 20 per cento dei tedeschi sotto i 30 anni il nome Auschwitz non dice nulla.  Sappiamo che laddove vi sono lavoro, equità sociale ed opportunità per tutti l’odio non può attecchire. E’ per questo che in un momento così difficile per l’economia e i conti pubblici in Italia e in Europa, bisogna maggiormente tenere alta l’attenzione contro facili entusiasmi verso realtà demagogicheo violente, verso profeti che invocano soluzioni anti-democratiche".giorno memoria-2

E mentre il sindaco Virginio Merola ha deposto una corona sulle lapidi dei martiri alla presenza di un picchetto d’onore il suo collega di partito,  Raffaele Donini, segretario del Partito democratico di Bologna, sarà presente oggi pomeriggio,in qualità di consigliere provinciale, al Consiglio straordinario in seduta congiunta dei Consigli comunale e provinciale di Bologna convocato per celebrare il Giorno della Memoria.  “Il 27 gennaio - scrive Donini in una nota - deve segnare per tutte le forze che hanno a cuore la libertà e la democrazia un nuovo impegno in difesa dei valori di uguaglianza, solidarietà, rispetto,umanità. Paesi a noi vicini sono oggi attraversati da pericolose spinte xenofobe, vi trovano spazio  posizioni di estrema destra, illiberali e liberticide. E la grave crisi economica non fa che acuire le paure, spingendo alcuni a individuare un nemico comune negli immigrati, nei gay, negli ebrei, nei nomadi, nei senza fissa dimora. Per questo dobbiamo puntare sulla conoscenza e il sapere, difendere la cultura e l’istruzione:oggi sono questi, per noi, gli unici veri baluardi al razzismo e all’intolleranza”.

OMOSESSUALI, I NUMERI DELL'OLOCAUSTO. Le stime indicano di solito in circa 100mila il numero degli omosessuali arrestati nella Germania nazista, mentre 50mila sarebbero stati ufficialmente detenuti come gay, centinaia castrati e circa 15mila quelli deportati nei campi di concentramento dove molti morirono. La norma del codice penale che puniva i rapporti sessuali tra maschi, il famigerato paragraph 175, venne limitata solo a partire dal 1969 e definitivamente abrogata solo nel 1994.
In memoria di ciò breve commemorazione stamattina al monumento per le vittime omosessuali del nazifascismo ai Giardini di villa Cassarini. Qui, ha preso la parola Flavia Madaschi, mamma Agedo (associazione genitori delle persone omosessuali). Vittime furono gli “ebrei, in primo luogo, ma anche tutti coloro che si erano macchiati della colpa di essere diversi”. “Pochi giorni fa un ragazzo gay americano di soli 19 anni, James Borges, si è suicidato, non riuscendo più a sopportare gli episodi di bullismo che doveva subire ogni giorno. Ed è proprio questo odio il motivo per cui non dobbiamo mai dimenticare la tragedia dei campi di concentramento, che altro non è che la sua conseguenza più estrema” ha detto, intervenendo a nome del Comitato Bologna Pride 2012, che sta organizzando il prossimo gay pride nazionale previsto a giugno in città.

 

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