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Cronaca Bentivoglio

Giovane operaio morto sul lavoro a Bentivoglio: "Sciopero, ora l'Interporto si ferma"

Si chiamava Yafa Yaya e lavorava lì da tre giorni. Sindacati si mobilitano.  Sit-in e traffico bloccato in zona Interporto. La politica chiede chiarezza

"Un giovane che lavorava lì da tre giorni, a tempo determinato, tramite interinale, ha fatto una morte orribile". Lo ha detto Tiziano Loreti del sindacato Sì Cobas a Bologna Today, ricostruendo la tragedia avvenuta questa notte all'Interporto di Bentivoglio, dove ha perso la vita Yafa Yaya, giovane lavoratore  al lavoro presso un magazzino del corriere SDA.  "Stiamo raggiungendo Bentivoglio, saremo in sciopero, ora l'Interporto si ferma - continua Loreti - speriamo di farne uno anche a livello nazionale".

Il giovane, originario della Guinea Bissau, è stato soccorso dai sanitari del 118, giunti sul posto con un’auto medica e un'ambulanza, ma i tentativi di rianimarlo sono stati vani. I rilievi sono affidati ai carabinieri dell’Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro.   Cosa è accaduto? "Il ragazzo stava controllando la ribalta di un camion che è partito perchè non era frenato, è rimasto schiacciato. E' una situazione che ha una doppia veste, il fatto che sia un morto sul lavoro, poi, essendo lì da tre giorni, magari ha cercato di 'fare bene' nella speranza di ottenere un contratto a tempo indeterminato - ipotizza Loreti - è un settore in grande espansione, quindi con l'aumento dei volumi, si assiste a un peggioramento delle condizioni di lavoro", conclude il sindacalista. 

Operaio morto sul lavoro a Bologna, traffico bloccato e sit-in all'Interporto

Sit-in e traffico bloccao in zona Interporto

"Molto probabilmente qualcuno parlerà di fatalità, ma noi sappiamo bene che la morte del lavoratore  è la conseguenza delle condizioni di lavoro troppo spesso precarie, della mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro, che troppe volte sono il frutto della ricerca continua del profitto da parte dei padroni - scrive in una nota Sì Cobas -  se da un lato si cerca di dividere i lavoratori con la questione del Green Pass, dall’altra parte, le condizioni di lavoro nei magazzini o nei reparti peggiorano costantemente".

Sì Cobas avverte: "Ora più che mai intensificheremo la lotta per tutte le lavoratrici e i lavoratori vittime di questo sistema. Per questo motivo, unitamente ai lavoratori, proclamiamo due ore di sciopero in tutti i luoghi di lavoro su tutta la Provincia di Bologna ". 

Formalmente proclamato lo stato di agitazione e sciopero di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici di tutte le categorie private in tutta la provincia di Bologna nella giornata del 21 ottobre 2021 "in relazione alla tragica morte avvenuta la notte scorsa per un infortunio sul lavoro nello stabilimento di Sda all’Interporto di Bologna", fa sapere alle 14 Sì Cobas. 

A seguito dello sciopero durato circa 2 ore, il traffico nella zona interporto è stato congestionato. 

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Insorgono Cgil e Cisl

Anche Cgil insorge apprendendo la notizia. "Apprendiamo con sgomento della morte per un incidente sul lavoro di un giovane interinale al terzo giorno di contratto. Da tempo - scrive il sindacato in una nota - denunciamo che il massiccio utilizzo che le aziende svolgono delle Agenzie per il Lavoro, anche in Interporto, per brevissimi contratti di lavoro, non può non prescindere dal rispetto delle norme sulla salute e Sicurezza". Il sincato mette all'indice l'utilizzo di "contratti di un giorno, persone contattate tramite gruppi whastapp dalla sera alla mattina, senza nessun tipo di formazione adeguata. Ragazzi prevalentemente stranieri".  

 "Addolora tutti la tragica morte di un giovane di appena 22 anni al terzo giorno di lavoro all'Interporto di Bologna. Bisogna immediatamente applicare le nuove misure del governo sulla sicurezza sul lavoro, servono più ispezioni e sanzionare le aziende non in regola". Anche la Cisl interviene sul tema, così infatti un tweet del segretario generale  Luigi Sbarra.  

Lepore: "Chiarire subito le circostanze”

"Un episodio grave sul quale è necessario chiarire subito le circostanze”. Lo ha scritto il sindaco Matteo Lopre a commento della scomparsa del giovane: "Il primo sentimento è sicuramente quello del cordoglio profondo per una giovane vita spezzata sul posto di lavoro. Vorrei, per questo, esprimere a nome dell’intera città innanzitutto la nostra vicinanza alla famiglia e ai colleghi del giovane Yaya Yafa. È necessario fare quanto prima chiarezza sulle circostanze nel quale si è verificato l’incidente. Ho chiesto a Sergio Lo Giudice, mio capo di Gabinetto in Città Metropolitana e delegato al lavoro, di tenermi costantemente aggiornato sugli sviluppi”. Il sindaco poi nel pomeriggio ha inviato una convocazione d’urgenza a sindacati e istituzioni per discutere sul tema 

M5S: "Far partire un confronto per assicurare più sicurezza"

“L’ennesimo incidente mortale sul lavoro che si è verificato ieri all’Interporto di Bologna deve necessariamente far partire un confronto per assicurare più sicurezza e tutela dei diritti dei lavoratori, soprattutto in un settore come quello della logistica in grande e spesso incontrollata crescita. Il massiccio ricorso a lavoratori interinali per brevi o brevissimi periodi, come denunciano i sindacati, spesso coincide anche con un preoccupante lassismo sulle norme di sicurezza. Questa escalation deve essere fermata”. Suona la sveglia  Silvia Piccinini, capogruppo regionale del M5S, dopo il tragico incidente sul lavoro che è costato la vita a un ragazzo di 22 anni mentre lavorava all’Interporto di Bologna all’interno degli spazi della SDA dopo essere rimasto incastrato tra la ribalta del magazzino e un mezzo pesante parcheggiato per il carico merci. “Morire a 22 anni al terzo giorno di lavoro è inaccettabile. Alla famiglia del giovane, ai suoi cari e a tutti i suoi colleghi va tutta la vicinanza del MoVimento 5 Stelle” conclude Silvia Piccinini.  

Pd, Critelli chiede presenza Ministero lavoro all'Interporto 

 "L'ennesima morte sul lavoro non fa altro che confermare una situazione inaccettabile, dovuta ad una precarietà che scarica la ricerca del profitto sulle spalle dei lavoratori e sulla loro sicurezza. Quanto accaduto all'Interporto di Bologna deve spingere il governo a mettere in campo, al più presto, tutte le soluzioni necessarie per poter contrastare un fenomeno ormai dilagante". Lo afferma il deputato del Pd Francesco Critelli, che aggiunge "pieno sostegno" allo sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali e chiede al Ministro del Lavoro di visitare l'Interporto per testimoniare la presenza e la vicinanza del governo rispetto ad un polo attraversato da molteplici problematicità".  

Anna Maria Bernini: "Guerra silenziosa che va assolutamente fermata"

“La morte del giovanissimo operaio all’Interporto di Bologna, avvenuta stanotte, allunga la scia di sangue di questa guerra silenziosa che va assolutamente fermata. Il governo è intervenuto con un giro di vite sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, ma gli effetti su prevenzione, formazione e riqualificazione professionale non potranno essere immediati. Per questo la prima cosa da fare è intensificare da subito i controlli e applicare le drastiche sanzioni previste dove si verificano irregolarità. Esprimo il mio profondo cordoglio alla famiglia della vittima di una strage ormai purtroppo quotidiana”. Così la presidente dei seinatori di Forzai Itaia, Anna Maria Bernini.

FDI: "Auspichiamo un intervento del Governo"

"La notizia della morte del giovane operaio all'Interporto di Bologna ci lascia senza parole - scrivono in una nota Galeazzo Bignami, deputato FDI, e  Marco Lisei, capogruppo FDI Regione Emilia-Romagna  - siamo addolorati per quanto è accaduto. Purtroppo, troppo spesso leggiamo sulla stampa notizie di questo genere, è impensabile che nel 2021 si possa morire ancora sul posto di lavoro. Confidiamo nel lavoro degli inquirenti, affinché possano far chiarezza sui fatti che hanno portato a questo tragico evento.
Auspichiamo un intervento del Governo che miri a garantire la sicurezza sul posto di lavoro, intensificando i controlli e, se necessario, inasprendo le sanzioni per coloro i quali non rispettano le norme.
Il nostro più sincero cordoglio alla famiglia del giovane ragazzo di 22 anni, Yaya Yafa, originario della Guinea Bissau e residente Ferrara".

Lo dichiarano:
On. Galeazzo Bignami – Deputato FDI
Avv. Marco Lisei – Capogruppo FDI Regione Emilia-Romagna  

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