Vietato fumare la sigaretta elettronica: Favia chiede il divieto in tutti gli uffici e ospedali
Come per le tradizionali, il consigliere Giovanni Favia chiede che il divieto sia esteso alle sigarette elettronica, "congegno" sempre più diffuso per ridurre la dipendenza da fumo
Vietato fumare anche le sigaretta elttronica in tutte le strutture della Regione e degli enti dipendenti o da essa finanziati: aziende partecipate, uffici regionali, treni regionali ed in particolare nelle Aziende sanitarie locali e negli ospedali nei locali per i quali già vige il divieto del fumo 'tradizionale'".
A chiederlo è il consigliere regionale Giovanni Favia in un'interrogazione alla Giunta, dopo l'ordinanza del 2 aprile del ministro della Salute, Renato Balduzzi che, in base al principio di precauzione, ha innalzato il divieto di vendita da 16 a 18 anni, ordinanza in vigore fino al 31 ottobre. In attesa di una specifica normativa nazionale e sulla scia delle preoccupazioni sollevate sui possibili rischi delle sigarette elettroniche vendute in farmacie e in negozi, Favia chiede alla Giunta regionale di emanare norme a tutela di chi viene esposto "a fumo passivo da sigarette elettroniche, tenuto conto - che il principio di precauzione deve valere per i minorenni fumatori, così come per i minorenni soggetti al fumo passivo". E sollecita una specifica formazione degli operatori sanitari, in particolare al Pronto Soccorso, più una campagna informativa sui rischi e un'altra di controllo della vendita di dispositivi non conformi o acquistati in esercizi non autorizzati.
