rotate-mobile
Cronaca

Vicequestore Giovanni Preziosa: dal carcere chiede il patteggiamento

E' in carcere da settembre, arrestato dalla Guardia di Finanza per corruzione, peculato, rivelazione di segreti d'ufficio e accesso abusivo a sistema informatico

Il vicequestore aggiunto ed ex assessore alla Sicurezza di Bologna Giovanni Preziosa ha avanzato attraverso i propri legali (avv. Alessandro Pellegrini e Renato Alberini) richiesta di patteggiamento e la Procura di Venezia avrebbe dato l'ok ad una pena di un anno e otto mesi. E' attesa la fissazione di un'udienza da parte del giudice che dovrà decidere.

Preziosa è in carcere dal 3 settembre quando venne arrestato dalla Guardia di Finanza per corruzione, peculato, rivelazione di segreti d'ufficio e accesso abusivo a sistema informatico, nell'ambito dell'inchiesta sul gruppo Mantovani.

L'istanza è stata presentata nell'ultimo giorno utile per ottenere riti alternativi rispetto al giudizio immediato chiesto dai pm. Lo riferiscono il Corriere di Bologna e la notizia trova riscontro. L'avvocato Pellegrini intende a breve presentare inoltre, prima dell' udienza, un'istanza di scarcerazione.

GIOVANNI PREZIOSA. Pugliese di Bisceglie, 58 anni, entrò in polizia nel 1983 e nel 1988 divenne capo della Omicidi della squadra mobile bolognese, dove si trovava quando alla fine del 1994 la questura subì lo scossone degli arresti dei agenti-criminali della Uno Bianca. Preziosa guidò il commissariato del centro-storico, il 'Due Torri-San Francesco', dove restò sino alla fine del 1998, quando esplose una polemica che lo coinvolse: durante una trasmissione su una radio locale a cui partecipava, agenti e funzionari del suo commissariato intervennero in diretta al telefono spacciandosi per cittadini allarmati dall'aumento della microcriminalità, criticando i vigili urbani. L'allora sindaco Ds Walter Vitali chiese la rimozione del dirigente. Il vicequestore, pur non essendo sottoposto a procedimento disciplinare, fu trasferito in provincia, al commissariato di San Giovanni in Persiceto.

INGRESSO IN POLITICA  E 'VIGILI RAMBO'. Nel '99, chiese e ottenne l'aspettativa e accettò di candidarsi nelle liste di An alle europee. Non riuscì ad andare a Bruxelles, ma in città superò Gianfranco Fini nelle preferenze. E Guazzaloca, appena eletto, lo chiamò nella sua squadra facendone uno dei primi assessori alla Sicurezza d'Italia, delega che poi gli revocò nell'autunno 2000 in seguito alle polemiche sulla costituzione di una società privata di consulenza in tema di sicurezza. Ci fu anche un'inchiesta, poi archiviata. Della sua esperienza in Giunta, si ricorda la creazione dei 'vigili-rambo', un discusso nucleo sperimentale della polizia municipale voluto da Preziosa, da utilizzare come strumento operativo contro il degrado.“

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vicequestore Giovanni Preziosa: dal carcere chiede il patteggiamento

BolognaToday è in caricamento