Addio allo storico urbanista di Bologna, morto Giuseppe Campos Venuti
A lui si deve il nucleo di norme che mantennero verdi i Colli attorno Bologna, ma anche fiera e tangenziale
E' morto a 93 anni lo storico urbanista Giuseppe Campos Venuti. L'architetto della Bologna degli anni '60 si è spento nel tardo pomeriggio di ieri. Romano di nascita ma da tempo residente a Bologna e bolognese adottivo Venuti era noto con il soprannome di 'Bubi', ed è stata una delle menti dei piani urbanistici comunali e regionali. Mercoledì 2 ottobre, in accordo con la famiglia, gli si potrà rendere omaggio alla salma presso la sala Tassinari, dalle 11 alle 15.
A Bologna Venuti arrivò nel 1960, come assessore alla urbanistica, e un decennio più tardi ricoprì ruolo analogo nel neonato consiglio regionale dell'Emilia-Romagna. A Venuti si deve soprattutto una importante eredità e cioè quel complesso di norme che tutelano ancora oggi il verde nelle colline attorno a Bologna.
Uomo del pubblico, Venuti è stato consulente urbanistico per numerose amministrazioni. Sempre a partire dagli anni '60 ha impostato altre forme alla città per come è adesso. Progettò l'idea di costituire un polo fieristico nella zona Nord di Bologna -l'attuale quartiere fieristico- e sotto il suo impulso si deve anche la realizzazione della tangenziale di Bologna, oggi argomento di forti dibattiti, ma negli anni del boom economico ritenuta una opera fondamentale.
"Campos Venuti è stato un esponente di punta dell’urbanistica riformista -ricorda il deputato Roberto Morassut -uno dei primi a ricordare Venuti- un attento lettore e studioso delle dinamiche urbane, alla costante ricerca delle soluzioni migliori e più avanzate per affermare le ragioni della città pubblica contro la rendita urbana, il grande nemico dello sviluppo umano e civile delle comunità che in varie forme ne ha distorto e condizionato lo sviluppo".
Sulla scomparsa di Campos Venuti interviene a stretto giro anche il sindaco di Bologna Virginio Merola: "Bologna deve a Giuseppe Campos Venuti le scelte urbanistiche che, ancora oggi, la rendono una città differente, una città migliore. Dobbiamo fare tesoro del suo coraggio riformista e della libertà di pensiero che ha esercitato con tenacia e coerenza. Le mie più sentite condoglianze ai suoi figli e a tutti i familiari, perdiamo una persona che ha fatto bene alla nostra città".