Quella campana donata da Gorbaciov, che suonò per la pace a Marzabotto
Fu dono per rilanciare i rapporti tra le chiese ortodossa e cattolica, subito dopo la caduta del Muro. L'ultima volta che ha suonato è stata nel marzo scorso, a un mese dall'invasione russa dell'Ucraina
Formalmente è stata un dono della chiesa ortodossa russa. Difficile però in quegli anni non pensare almeno a un nulla osta direttamente dall'allora capo dell'Unione sovietica Michail Gorbaciov, morto l'altro giorno a 91 anni.
SI parla della Campana della pace, donata nel settembre 1991 dall'allora Unione sovietica alla Chiesa di Bologna in segno e augurio di pace e di rinnovato accordo dopo lo sgretolamento del muro di Berlino, avvenuto quasi due anni prima. La campana, forgiata con pezzi pregiati di materiale bellico (titanio) riconvertito, pesa 150 Kg, ed è tutt'ora conservata a Marzabotto, e più precisamente a Monte Sole, luogo della strage nazifascista da sempre simbolico quando si parla di pace. Oltre alla campana, al Comune di Bologna fu donata anche una capsula di navicella Cosmos, analoga a quella che ospito Gagarin nel suo passaggio nello spazio.
L'uso della campana della pace è molto recente: il 25 marzo scorso, seguendo l'indicazione di Papa Francesco di pregare per la pace dopo l'invasione russa dell'Ucraina, L'arcivescovo Zuppi salì a Monte Sole e durante la cerimonia fece suonare proprio uno degli ultimi doni di Gorbaciov, prima della dissoluzione dell'Urss.