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Cronaca

Graffiti, Comune e Procura picchiano duro. 30 indagati, incastrati dal web

Continua serrata la maxi-indagine, ormai è lotta aperta a "Writer" e imbrattatori. Nel mirino degli inquirenti già 30 persone -studenti e lavoratori - identificati grazie a tracce lasciate su siti specializzati

600 bombolette sequestrate, 18.000 graffiti “censiti” e 30 persone indagate: questi i numeri che raccontano la maxi operazione condotta da Comune e Procura per fermare il problema spinoso degli imbrattamenti, opera dei “graffitari” che numerosi albergano sotto le due torri.

Il Procuratore aggiunto Valter Giannini che coordina l’inchiesta ha riferito la necessità e l’importanza dell’indagine, in quanto “Quello dei graffiti - ha dichiarato - è diventato un problema grosso che deturpa la città”. Carlo di Palma, comandante della Polizia Municipale, che coordina da mesi le attività della squadra speciale anti-graffiti Pandora, ha aggiunto: “Dobbiamo intervenire e raccogliere informazioni per farci un’idea precisa su questo fenomeno che ormai ha assunto a Bologna dimensioni assai vaste”.

GLI INDAGATI - C'è anche un 40enne coinvolto nell’indagine, che in casa aveva 239 bombolette spray e 142 pennarelli. E' uno dei 30 writers indagati, tutti incensurati, sono studenti o lavoratori di età compresa tra i 19 e i 40 anni. L'indagine della Municipale vede anche 20 perquisizioni, col sequestro di 600 bombolette spray e 232 pennarelli.

WRITERS INCASTRATI DAL WEB - La task force Pandora ha fotografato piu' di 18.000 graffiti sui muri di Bologna. Incrociando quei 'tag' (le firme) con le stesse immagini trovate su internet (in siti e forum specializzati) e poi risalendo all'IP di chi le aveva pubblicate on-line, sono arrivati a identificare i writers.

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