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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Lotta a graffiti e scritte, ora il Comune pulirà anche i muri dei privati

Impegno a contrasto del vandalismo grafico. Si parte dal centro col nuovo regime, ecco come funzionerà

Impegno del Comune di Bologna per contrastare il vandalismo grafico, ovvero scritte e graffiti che spesso deturpano i muri cittadini. Nuove iniziative in pista, si partità dal centro.

La novità principale è che da ora l'amministrazione locale si farà carico di pulire anche i muri dei privati, sfruttando il meccanismo del silenzio-assenso con i proprietari e gli amministratori di condominio. Una iniziativa che ha incassato l'o della giunta lo scorso 26 luglio e che fa parte di un pacchetto di misure annunciate già ad aprile, e illustrata questa mattina in conferenza a Palazzo d'Accursio dall'assessore alla Pulizia della città Simone Borsari e dal capo di gabinetto Matilde Madrid.

La novità il Comune di fa carico della rimozione 

Si tratta di "un'innovazione amministrativa- spiega Borsari  - si manda una comunicazione alle proprietà private e agli amministratori, e decorsi 30 giorni dal ricevimento di questa comunicazione, laddove non dovesse esserci risposta, l'autorizzazione si intende rilasciata". In questo modo, dal punto di vista giuridico, "l'amministrazione è legittimata ad intervenire anche sui muri di proprietà privata". Le prime lettere, annuncia ancora Borsari, saranno mandate in questi giorni, per poi effettuare i primi interventi a settembre. La misura, che durerà qualche mese, fa parte di un'integrazione del Piano sperimentale integrato di contrasto al vandalismo grafico, di durata biennale, e sarà finanziato nell'ambito dell'accordo quadro, già in atto, per un importo complessivo di 1,9 milioni di euro. "Se il privato ci comunica la volontà di intervenire, allora noi aspettiamo tre mesi- prosegue ancora Borsari- se l'intervento non dovesse essere stato effettuato, allora la proprietà sarebbe passibile di sanzione ai sensi del regolamento di polizia urbana", con una multa che va "dai 100 ai 500 euro", a causa di una norma del regolamento comunale che prevede già adesso l'obbligo per i proprietari e i possessori degli immobili di assicurare il decoro delle facciate.

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I criteri per procedere alla cancellazione delle scritte

A cambiare sono anche i criteri per procedere alla cancellazione delle scritte. Se prima con i privati si poteva procedere senza l'autorizzazione del proprietario "soltanto con scritte ingiuriose o che contenevano minacce", adesso appunto "cancelliamo tutto, non soltanto la scritta ingiuriosa", con eccezioni solo davanti a disegni di street art particolarmente meritevoli. Non sono ancora stabiliti i luoghi da cui partire. "Sono in via di definizione- assicura Borsari- ma saranno comunque luoghi soprattutto del centro storico, particolarmente aggrediti dal fenomeno del vandalismo grafico e particolarmente frequentati". Con questo piano l'idea del Comune di Bologna è di fornire un "impulso iniziale" per una pulizia complessiva, e poi "faremo a chi si stanca prima", afferma Matilde Madrid, riferendosi al cronico ritorno delle scritte subito dopo le operazioni di pulizi, che comunque d'ora in poi saranno fatte con prodotti idonei per proteggere da imbrattamenti successivi. In campo c'è "la tenacia di molti di fronte a vandalismo di pochi: c'è la forza e la tenacia dell'amministrazione e anche della maggioranza dei cittadini che vogliono la città pulita. C'è una minoranza di persone che invece la città la sporca. Noi andremo avanti con la tenacia e con la forza".  

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