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Cronaca Granarolo dell'Emilia

Sciopero facchini ad Anzola dell'Emilia: agitazione fermata dalle forze dell'ordine

Interrotta ieri pomeriggio intorno alle 18 la protesta dei facchini ad Anzola. La Granarolo precisa: "Noi parte lesa, non sono nostri dipendenti"

Sciopero dei facchini: l'agitazione è stata interrotta ieri pomeriggio intorno alle 18, dopo l'intervento delle Forze dell'ordine. Il blocco delle merci al magazzino di Centrale Adriatica ad Anzola dell'Emilia era iniziato ieri mattina per una iniziativa di protesta del sindacato di base Si Cobas. Secondo quanto fa sapere Aster Coop, la cooperativa friulana che ha in appalto la gestione del magazzino "L'agitazione è cessata dopo un intervento delle forze dell'ordine che hanno identificato i manifestanti; inoltre una quarantina di lavoratori, sui sessanta circa che compongono il turno, sono rientrati al lavoro". La cooperativa precisa che ieri Aster Coop ha provveduto all'assunzione a tempo indeterminato degli ultimi lavoratori, assorbiti dalla precedente gestione, che erano ancora a tempo determinato.

LA GRANAROLO E' PARTE LESA NELLA VICENDA. "Granarolo, come pure Ctl (consorzio trasporto latte), proprietaria del magazzino dove si è svolto il nuovo sciopero dei facchini a Bologna - precisa in una nota stampa l'azienda -  è parte lesa nella vicenda e presenterà una denuncia". Lo sostiene lo stesso gruppo lattiero-caseario bolognese che ha annunciato di avere fatto una denuncia alle autorità competenti per accertare le responsabilità a tutela delle loro Società, dei lavoratori, dei clienti e dei consumatori".

GRANAROLO PRECISA: "CHI PROTESTA NON E' NOSTRO DIPENDENTE". In riferimento agli scioperi e alle manifestazioni che, in questi giorni, sono avvenuti presso lo stabilimento di Bologna, Granarolo tiene a precisare che le contestazioni non sono di dipendenti della società ma di alcuni soci lavoratori di cooperative di facchinaggio aderenti al consorzio SGB che lavorano presso il magazzino di stoccaggio dei prodotti Granarolo, per conto di CTL (cooperativa trasporto latte). CTL, proprietaria del magazzino e titolare delle attività in esso svolte, paga  regolarmente ed in maniera congrua rispetto ai contratti di lavoro del settore, i servizi di facchinaggio svolti dalle cooperative aderenti al consorzio SGB. Il conflitto sindacale, nonostante quanto riportato da alcune testate del territorio, è totalmente interno a SGB. Non è stata peraltro contestato il diritto di sciopero dei soci lavoratori  di queste cooperative, ma la modalità con la quale lo sciopero si è svolto, senza preavviso e impedendo a chi lo desiderava di svolgere regolarmente il proprio lavoro. In tutta la vicenda Granarolo e CTL risultano essere unicamente parti lese dal momento che l’agitazione ha comportato per tre giorni il blocco in entrata e in uscita degli automezzi destinati alla distribuzione dei prodotti Granarolo in tutto il Nord Est. Un danno ingente è stato procurato anche all’indotto (autotrasportatori terzi). Alla luce di questi eventi Granarolo e CTL hanno esposto una denuncia alle autorità competenti per accertare le responsabilità a tutela delle loro Società, dei lavoratori, dei clienti e dei consumatori.

CARTA DI IDENTITA' DEL GRUPPO GRANAROLO. Il gruppo Granarolo, uno dei principali player dell’agroalimentare italiano, comprende due realtà diverse e sinergiche: un consorzio di produttori di latte - Granlatte - che opera nel settore agricolo e raccoglie la materia prima - e una società per azioni - Granarolo S.p.A. -  che trasforma e commercializza il prodotto finito e conta 8 siti produttivi dislocati su tutto il territorio nazionale. Il gruppo rappresenta la più importante filiera italiana del latte direttamente partecipata da produttori associati in forma cooperativa. Riunisce infatti circa 1.000 allevatori produttori di latte, un’organizzazione di raccolta della materia prima alla stalla con 70 mezzi, 1.200 automezzi per la distribuzione, che movimentano 750 mila tonnellate/anno e servono quotidianamente più di 60 mila punti vendita presso i quali 11 milioni di famiglie italiane acquistano prodotti Granarolo. Con l’acquisizione di Yomo nel 2004, Granarolo è divenuto il più importante produttore italiano di yogurt. Del 2011 invece l’acquisizione di Lat Bri, che ha fatto di Granarolo il secondo operatore nazionale di questo comparto e il primo a capitale italiano. A inizio 2013 e’ avvenuta l’acquisizione del Gruppo caseario francese CIPF Codipal, facente capo alla holding Compagnie du Forum SAS, consolidato operatore francese attivo nella produzione e distribuzione di formaggi freschi e stagionati. Il Gruppo Granarolo conta 2023 dipendenti al 31/12/2012. Il 77,48% del Gruppo è controllato dal Consorzio Granlatte, il 19,78% da Intesa Sanpaolo, il restante 2,74% da Cooperlat. Fatturato: nel 2012 la Società ha realizzato 922,6 milioni di euro.

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