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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Bentivoglio

Salta la firma, cassaintegrazione a rischio: è sciopero a oltranza alla Grant

Impegnata in una delicata procedura fallimentare, l'azienda ora rischia di procedere con i licenziamenti prima della garanzia di ammortizzatori sociali

E' partito uno sciopero ad oltranza tra le lavoratrici della Grant di Bentivoglio, azienda che in provincia di Bologna produce abbigliamento firmato per bambini: si sono fermate l'altro ieri e ieri, e torneranno ad incrociare le braccia oggi e domani quando è in programma un incontro con la dirigenza per provare a capire cosa sia saltato quando tutto sembrava a un passo dall'aggiustarsi.

Venerdì scorso, infatti, era in agenda l'incontro all'Agenzia regionale per il lavoro per firmare la cassa integrazione per crisi per un anno con ok ministeriale a procedere prima della decisione del Tribunale sul concordato. Ma la firma è saltata.

Il giorno prima, racconta alla 'Dire' Eros Bolognesi, della Filctem-Cgil, la proprietà ha telefonato "per comunicare che non sarebbe stata presente all'incontro, ci hanno detto che dovevano incontrare possibili investitori... Abbiamo allora proposto di fare un accordo ponte per guadagnare un po' di tempo, ma ci hanno detto di 'no'. E il tempo è un fattore fondamentale: perché il 23 novembre è in agenda l'incontro per la firma della 'cassa', ma il 24 scade il termine dopo il quale la Grant è libera di procedere con i licenziamenti; a rischiare sono 14 delle 29 unità di personale e il sindacato chiedeva appunto più tempo per non arrivare alla scadenza senza prima l'accordo sull'ammortizzatore sociale. Appunto, però, l'intesa ora non c'è e all'orizzonte rimangono per ora solo i licnziamenti. Per questo è ripartita la mobilitazione.


Gli scioperi di questi giorni alla Grant di Bentivoglio seguono quelli di ottobre che furono la prima reazione al rischio esuberi innescato dalle difficoltà aziendali (un calo di fatturato, "scelte aziendali che consideriamo sbagliate", per la Cgil, una collezione non ha fatto breccia e la contrazione del mercato in Russia) che hanno portato Grant, realtà arrivata a farsi conoscere in tutto il mondo, a navigare in cattive acque.

Con licenziamenti dietro l'angolo "abbiamo chiesto altre due settimane di tempo per fare l'accordo sulla cassa integrazione, per mettere tranquille le lavoratrici, ma l'azienda non ha accettato: la situazione- sintetizza Bolognesi- è precipitata in maniera esponenziale. Ora siamo di fatto in sciopero ad oltranza, bisogna evitare questi licenziamenti" che manderebbero a casa "figure che hanno una capacità professionale importante, esperienza. Si rischia di trovarsi con una scatola vuota perdendo chi ha contribuito a creare il brand", è il monito che da tempo lancia il sindacato all'azienda. (Mac/ Dire)

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