rotate-mobile
Cronaca

Mediterranea in Ucraina, la carovana al confine polacco: "C'è chi specula sui profughi"

Gli attivisti denunciano: "Chiedono dai 140 ai 160 euro a persona per accompagnarli alla frontiera". Già ripartito un pullman con a bordo 36 persone in fuga da Zaporižžja e Kharkiv

E' giunta a tarda notte a Prezmysl la carovana di Mediterranea partita anche da Bologna per aiutare il transito dei profughi al confine polacco-ucraino di Medyka. 

In un centro commerciale riadattato a centro di accoglienza, gli attivisti hanno scaricato una parte degli aiuti umanitari portati dall'Italia. "Nell'ultimo giorno -spiega una nota- le autorità polacche hanno chiuso il valico di Medyka, per una riorganizzazione del sistema di accoglienza, una procedura che ha portato ad un enorme rallentamento del flusso dei profughi verso la Polonia, allungando notevolmente i tempi di passaggio delle persone fuori dalla zona di guerra.

Mediterranea partita da Bologna. Le voci di chi viaggia sui mezzi della Ong | VIDEO

"Anche 160 euro a testa per un passaggio oltrefrontiera"

“In molti che sono appena usciti dall'Ucraina o che sono ancora a Leopoli e ci hanno contattato per avere un passaggio sicuro, ci hanno spiegato che in tanti, sia polacchi che ucraini, con auto e mezzi di trasporto, chiedono dai 140 ai 160 euro a persona per accompagnarli alla frontiera” denuncia Laura Marmorale di Mediterranea.

“Si tratta di un fenomeno speculativo vergognoso, c'è chi lucra sulla vita di queste persone, esattamente come i trafficanti di esseri umani in Libia. I profughi di guerra ucraini godono, purtroppo a differenza di altri, del libero passaggio nell'Unione Europea, chiedere soldi a chi scappa dalla devastazione è una pratica da criminali".

Nella giornata di venerdì 18 marzo, I van carichi di aiuti umanitari lasceranno il confine per dirigersi a Leopoli, dove altre persone in fuga dalla guerra aspettano già il nostro arrivo. Sempre in mattinata i volontari e gli attivisti di Mediterranea procederanno alla mappatura del bisogno delle persone ospitata nel centro profughi di Prezmsyl e Hala Kijowska, per organizzare il viaggio in Italia e partire il prima possibile.

Mediterranea 'salpa' per l'Ucraina, anche da Bologna: "Trasporteremo tutti, senza distinzioni"

L'arrivo a Leopoli

Nel pomeriggio di ieri l'arrivo a Leopoli. Nella città dell'Ovest ucraino -proprio ieri colpita da alcune bombe- la carovana, che si appoggia al Centro Don Bosco, ha consegnato farmaci, coperte, cibo a lunga conservazione e beni di prima necessità ai padri salesiani.

Da oggi inizia l’organizzazione del trasporto verso l’Italia di tutte le persone in fuga, senza alcuna distinzione: “Non accetteremo che le persone vengano discriminate alle frontiere dell’Unione Europea in base alla loro provenienza, il loro passaporto o il colore della loro pelle”- dichiara Beppe Caccia, capomissione per Mediterranea Saving Humans.

In serata è partito da Korczowa, Polonia, il secondo autobus della carovana #SafePassage. A bordo 36 persone in fuga da Zaporižžja e soprattutto da Kharkiv. L’autobus è diretto a Bologna e Napoli, e trasporta diversi nuclei familiari, molti bambini e alcune persone ferite.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mediterranea in Ucraina, la carovana al confine polacco: "C'è chi specula sui profughi"

BolognaToday è in caricamento