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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Zona Universitaria / Viale Carlo Berti Pichat

Hera, rifiuti tossici sotto la sede di viale Pichat: 'Continua la riqualificazione, nel 2016 bonifica al 60%'

Illustrati oggi gli interventi realizzati e le tempistiche del completamento del progetto di bonifica. Con la fine dei lavori dell'area Nuova Officina "sarà bonificato il 60% dell'area. Nessun rischio per cittadini e lavoratori'

Nell'occhio del ciclone Hera e i rifiuti tossici sotto la sede di viale Berti Pichat. Questa mattina a Palazzo d’Accursio si è tenuto un incontro per fare il punto sugli interventi di bonifica. 
Lo stesso Presidente del Gruppo Hera, Tomaso Tommasi di Vignano, è intervenuto oggi durante la seduta congiunta delle commissioni consiliari "Territorio e Ambiente", "Attività Produttive Commerciali e Turismo", "Sanità, Politiche Sociali, Sport, Politiche Abitative" per illustrare appunto modalità e tempistiche del progetto di riqualificazione.
"Un’occasione ulteriore - spiega Hera - per dare evidenza che l’area è in piena sicurezza e costantemente monitorata, di concerto con le autorità competenti, sia per tutto quello che riguarda il profilo della salute e sicurezza delle persone che lavorano e transitano nell’area sia per quanto riguarda la qualità dell’ambiente per tutti i cittadini".

"Con il completamento dei lavori dell’area Nuova Officina sarà bonificato il 60% dell’area", spiega la multiutility, sottolineando che "Hera, pur non essendo il soggetto responsabile dell’inquinamento dell'area di Viale Berti Pichat, si è fatta carico di risanare a suo completo onere le porzioni di sito eventualmente inquinate. Il piano operativo di bonifica definito dopo un lungo percorso di concertazione è stato formalmente sottoscritto nell'Accordo di Programma per la Riqualificazione Urbana dell'Area Aziendale, stipulato l’1 luglio 2008 dalla società con la Provincia di Bologna, il Comune di Bologna, il Comune di Castenaso e il Comune di Granarolo dell'Emilia".

Gli interventi attuati. Questi - secondo il riepilogo di Hera - le operazioni fatte fino ad oggi già, che hanno comportato investimenti per circa 8,3 milioni di euro per le sole attività di bonifica: "Tra il 2008 e il 2011 è stata effettuata la bonifica e la conseguente rimozione dei rifiuti nell’area della Vecchia Officina, che oggi ospita gli uffici della Direzione. Nel 2012 è stata completata la realizzazione del nuovo centro direzionale a Castenaso dove sono stati trasferiti circa 400 dipendenti. Tra il 2010 e il 2013 la bonifica è stata estesa a tutta l’area dei vecchi magazzini, demoliti per consentire la realizzazione del parcheggio interrato e dell'area di superficie a prato erboso. Tra il 2011 e il 2013 è stata bonificata e ristrutturata l’area edificata, un tempo ospitante la Direzione ex Seabo e oggi occupata dalla Direzione Sistemi Informativi del Gruppo: le famose palazzine 4 e 5. Nello stesso periodo sono state bonificate l’area del preesistente distributore carburanti, la tettoia di stoccaggio del coke, l’area dell’ex condensatore. Il terreno contaminato rimosso in questi interventi è stato gestito da Hera nei propri impianti, con la massima garanzia, dunque, su origine e destinazione".

Nuova officina. In questi giorni - aggiunge la multiutility - "in linea con le tempistiche e priorità di intervento individuate nell’Accordo di Programma e a seguito di una gara indetta il 26 settembre 2014 e assegnata il 28 ottobre, è stato avviato il cantiere di demolizione del fabbricato denominato Nuova Officina".
L’intervento complessivo comporterà la demolizione, la rimozione dei rifiuti e la bonifica, nella nuova prospettiva di realizzazione di un nuovo edificio direzionale, con annessa area di parcheggio, in luogo dell’originario albergo. Al termine di questo intervento, previsto nel 2016, circa il 60% dell’intera area risulterà bonificata.
L’Accordo di Programma prevede, chiarisce Hera, anche la demolizione dell’area mensa e della palazzina 12 (Sacep) entro il 2017 e si completerà con le opere di urbanizzazione dell’area Gasometro e parcheggio dipendenti entro il 2018, secondo le soluzioni di bonifica previste e nel rispetto dei vincoli ambientali e logistici dell’area.

Gli studenti fanno irruzione nella sede Hera

Analisi di rischio. "Una precisa ricostruzione degli interventi di riqualificazione e bonifica, già posti in essere da Hera presso la sede di Bologna di Viale Berti Pichat, confermano il superamento delle prescrizioni contenute nell’analisi di rischio del 2009, che peraltro – contrariamente alle informazioni diffuse dai media - interessavano solo due locali situati uno nella palazzina 5 e uno in quella 12 (Sacep); nessuna criticità era emersa rispetto alla palazzina 4", così sottolinea infine la multiutility, chiosando: "Tutti i continui monitoraggi dell’aria, nei locali e all’esterno, che Hera svolge sotto il controllo e l’approvazione degli enti pubblici (Comune di Bologna, Arpa, Ausl e Provincia di Bologna), hanno sempre misurato concentrazioni trascurabili e ampiamente inferiori ai limiti di legge che hanno pertanto escluso qualsiasi profilo di rischio. In merito allo stato qualitativo delle acque, le analisi chimiche effettuate in circa dieci anni di costante monitoraggio della falda vera e propria, denominata 2/3, non hanno mai evidenziato contaminazione."

Per quanto riguarda l’edificio 5, le limitazioni d’uso indicate dell’analisi di rischio del 2009 "sono relative unicamente a un locale e non a tutto l’edificio e sono state ottenute ipotizzando cautelativamente un tempo di permanenza del lavoratore pari a 25 anni per 250 giorni/anno, così come richiesto dalla normativa vigente". Successivamente all’analisi di rischio nel periodo giugno 2009- dicembre 2012, la stanza è stata occupata -assicura Hera -  solo saltuariamente, per circa il 40% del tempo. Solo da ottobre 2013, una volta completata la bonifica e messa in sicurezza dell’intera palazzina, la stanza è stata nuovamente occupata come ufficio essendo decaduta ogni determinante della limitazione d’uso".
Per quanto riguarda invece la palazzina 4, "la cui bonifica è stata anch’essa completata nel 2013, nell’analisi di rischio del 2009 non è mai stata indicata alcuna limitazione d’uso e comunque è rimasta inutilizzata per ristrutturazione dal febbraio 2011".
L’impermeabilizzazione (mediante posa di una guaina bituminosa impermeabile ai vapori) che è stata realizzata nei due edifici - assicura ancora la multiutility - "risponde pienamente al progetto di bonifica e garantisce la salute e sicurezza dei lavoratori. Tale intervento ha consentito, infatti, la compartimentazione su tutti i lati del terreno presente sotto le palazzine 4 e 5, potendo contare anche sull’effetto impermeabilizzante dello strato argilloso sottostante, presente anche in tutta l’area di Viale Berti Pichat. La bonifica e messa in sicurezza permanente delle due palazzine è stato regolarmente e tempestivamente concluso a settembre 2013".
Per quanto riguarda invece la palazzina 12 (Sacep), "riguarda sempre unicamente un locale, che non avrebbe più potuto essere utilizzato come ufficio dal maggio 2015 (nel caso in cui fosse stato occupato per 8 ore al giorno per 250 giorni all’anno) ma che già da gennaio 2012 è stato adibito ad archivio quindi senza una presenza costante di lavoratori. Anche in questo caso l’analisi di rischio risulta essere superata, essendo stato risolto il limite d’uso relativo all’unica stanza e non esistendo alcun rischio nell’utilizzo della parte restante della palazzina. Si evidenzia, inoltre, che l’analisi di rischio del 2009 non tiene conto della presenza di un vespaio di distacco (intercapedine) tra suolo e piano uffici, che di fatto costituisce un elemento di ulteriore sicurezza", chiosa Hera.

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