Collettivo Hobo: "Bologna ha dimostrato che non si Lega. Libertà per i due compagni arrestati"
Gli antagonisti di Hobo ripercorrono la giornata di ieri definendola "una grande giornata di lotta" che si è conclusa davanti alla lapide di Francesco Lorusso
Li chiamano fascioleghisti e hanno cercato di raggiungerli con i cori "Salvini e fascisti fuori da Bologna!", bloccati dagli agenti della Polizia. Sono gli antagonisti del collettivo Hobo, che nel loro report sulla contro-manifestazione di ieri chiedono la liberazione dei due compagni arrestati durante gli scontri avvenuti fra Porta Mascarella e via Stalingrado.
"Un anno fa abbiamo cacciato Salvini da Bologna - scrivono in una nota stampa i ragazzi di Hobo - oggi l’abbiamo assediato con una grande giornata di lotta. Migliaia di persone in corteo per affermare #MaiConSalvini, la resistenza alle cariche in Porta Mascarella e su ponte Stalingrado, la riappropriazione della zona universitaria, la pirotecnica determinazione con cui è stata attaccata la zona rossa in via Zamboni, la rabbia e la gioia contro poliziotti e questura che hanno tentato di sequestrare una manifestazione libera e ribelle, l’arrivo conquistato davanti alla lapide di Francesco Lorusso, perché si parte e si torna insieme, sempre. Nei prossimi giorni ci sarà tempo e modo per raccontare, approfondire, analizzare un’importante giornata di conflitto che ha dimostrato che Bologna non si Lega. Ora, vogliamo innanzitutto la libertà per i due compagni arrestati, perché non potete fermare il vento".