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Cronaca

Ancora una settantina gli ospiti dell'hotel-Covid: "Provengono dai focolai domestici e della logistica"

L'intervista alla responsabile della gestione isolamento domiciliare Ausl Manuela Petroni: "Pazienti seguiti da infermieri dalle 8 alle 20. Si lascia la struttura dopo 2 tamponi negativi"

Se qualche mese fa il cosiddetto "Covid-hotel" era occupato principalmente da persone dimesse dagli ospedali, oggi circa 70 pazienti sulle 89 camere disponibili all'Hotel City (un albergo interamente dedicato all'accoglienza di pazienti con necessità di isolamento) arrivano dai focolai domestici e da quelli (di cui si è ampiamente parlato nelle scorse settimane) sviluppatisi negli ambienti di lavoro e principalmente tra i fattorini. 

E' Manuela Petroni, responsabile Ausl gestione isolamento domiciliare a raccontare come sono cambiate le cose rispetto alla fase più acuta dell'emergenza sanitaria: "La differenza principale contestualizzata a questa struttura interamente dedicata a chi è entrato in contatto con il virus è che i pazienti nei mesi più intensi provenivano dalle strutture ospedaliere (medici, infermieri e dimessi) mentre adesso arrivano dal territorio e sono quelle persone che non dispongono di una abitazione adeguata all'isolamento perchè troppo piccola o affollata. Naturalmente questa è stata un'esperienza nuova e rispetto all'inizio è certamente migliorato l'approccio".

Via libera solo dopodue tamponi negativi

La struttura dietro la stazione è ancora praticamente piena, giusto? "Sono circa 70 le camere occupate su un totale di 89. Si sta mettendo in pratica una forte ed efficace attività di prevenzione con una disponibilità di infermieri dalle 8 alle 20, una portineria attiva 24 ore su 24 e tutti i comfort per alleggerire il più possibile il periodo di isolamento, che di media è lungo e va dai 14 giorni ai due mesi, con una media sui 25/30 giorni. Gli ospiti possono lasciare la struttura dopo due tamponi negativi che attestano la guarigione virologica". 

Come era stato concepito il servizio e come funziona

Per evitare l’insorgenza dei focolai domestici erano state offerte 125 dall’Azienda Usl di Bologna ai pazienti positivi al Covid-19, clinicamente guariti e dimessi dagli ospedali o positivi asintomatici, che non potevano trascorrere un isolamento sicuro per i propri congiunti al proprio domicilio.
Quando un paziente non può trascorrere l’isolamento presso il proprio domicilio, così come prevedono le indicazioni della Regione, viene segnalato al “P-Covid”, la Centrale Unica Assistenziale per entrambe le Aziende Sanitarie (AUSL e AOSP), che propone la collocazione in una delle strutture disponibili. Qui il paziente riceve, a cura dell’Azienda Usl di Bologna, sia i servizi alberghieri (pasti, pulizia degli ambienti, lavanderia) che l’assistenza infermieristica in collaborazione con lo IOR.
Presso l’Hotel City, visto l’alto numero di camere messe a disposizione, è presente anche un punto infermieristico, attivo 12 ore al giorno. 
Il cittadino termina l’isolamento dopo aver effettuato due tamponi con risultato negativo.

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