Hub vaccini nelle palestre delle scuole: dubbi dei genitori
La questione riveste alcuni comuni della Cintura
La decisione di alcuni Comuni dell'area metropolitana bolognese di collocare gli hub per le vaccinazioni degli over 75 nelle palestre di alcune di scuole non piace al coordinamento dei presidenti di consiglio di istituto. "Ci sembra un pasticcio", allarga le braccia Federico Mattioli del coordinamento.
Nel mirino i Comuni di Casalecchio, che ha scelto la palestra delle scuole Galilei alla Croce, Valsamoggia che ha messo a disposizione la palestra delle scuole vicine all'ospedale di Bazzano, e Budrio che ha fatto una scelta analoga.
"Abbiamo molte preoccupazioni in merito, che abbiamo esposto anche agli assessori regionali alla Scuola e Sanità, all'ufficio ccolastico regionale e al prefetto", spiega Mattioli. "La commistione tra i vaccinandi e gli studenti che si profila e la negazione di alcune aree scolastiche e attività didattiche che si verificherà alla riapertura della scuola era immaginabile e ci chiediamo se davvero questi tre comuni non avessero altre soluzioni percorribili come hanno fatto tutti gli altri", ammonisce il rappresentante del coordinamento dei presidenti dei consiglio di istituto. Insomma, quando riapriranno le scuole (a quanto pare, dopo Pasqua) si rischia l'ingorgo tra ragazzi, docenti, personale sanitario e anziani in attesa di ricevere la dose di vaccino anti-covid
"La nostra non è una campagna anti-vaccinale, né un attacco all'amministrazione. Solleviamo delle perplessità e ci chiediamo perché altri Comuni abbiamo trovato soluzioni diverse dalle palestre delle scuole. Tra l'altro la scelta è stata fatta senza coinvolgere gli organi collegiali della scuola. Credo che l'impatto di questa decisione sia stato sottovalutato", protesta Mattioli. Peraltro, il rischio è che i ragazzi delle scuole coinvolte non possano utilizzare le palestre al rientro in classe. "I bambini hanno già pagato un prezzo troppo alto", conclude. (Dire)