Furbetti all'Ibc: spunta l'ipotesi tornelli e telecamere

Controlli più stretti dei dipendenti regionali dopo il caso Ibc, in seguito al servizio mandato in onda da "Striscia la notizia" e che ha rivelato diversi casi di assenteismo.

Oggi l'assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti non ha escluso l'utilizzo di sistemi come tornelli e telecamere in futuro. Per l'assessore ci sono due modelli, "uno coercitivo, con l'utilizzo di tornelli e telecamere, e l'altro collaborativo e partecipativo, che tende a responsabilizzare il dipendente. Fino ad oggi abbiamo applicato questo secondo modello, per noi il più adatto. Valuteremo per il futuro". Mezzetti ha anche sottolineato che "non dovevamo aspettare 'Striscia la notizia' per apprendere quanto accaduto, esistono gli strumenti per intervenire.

E che "sono già 50 i provvedimenti disciplinari avviati dalla Regione Emilia-Romagna" in questi anni e non solo per Ibc, "19 già conclusi". I filmati di "Striscia" non sarebbero utili per avviare procedimenti disciplinari, quindi per l'assessore è opportuno "deputare tutto ai canali ufficiali, che sono peraltro stati attivati, i quali adotteranno le misure necessarie e dovute". Ma fino a che "non ci saranno le risultanze ufficiali non prenderemo provvedimenti, non cedo alla pressione mediatica", assicura Mezzetti. 

Il presidente dimissionario dell'Ibc, Angelo Varni, ha invece ribadito in commissione: "Le mie dimissioni sono legate a ragioni di opportunità, Credo di avere fatto bene a fare un passo indietro". L'Ibc, ha detto Varni, "svolge una funzione penetrante sulle esigenze culturali dei diversi territori, in questi anni di esperienza abbiamo ricevuto attestati di benemerenza dalle periferie della regione, aree che hanno bisogno fare crescere i loro beni culturali". C'è la necessità, ha aggiunto Varni, "di connettere i vari interventi, e il ruolo dell'Ibc in questo è fondamentale" (dire).