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Cronaca Molinella

Caccia ad Igor, lo Stato paga (un anno dopo) l’hotel che ospitò i militari: "Siamo più tranquilli"

La struttura aveva ospitato i militari per mesi, ma il conto a distanza di un anno non era ancora stato pagato. La titolare: "Ieri ci hanno pagati ..."

E' passato un anno da quando Molinella e tutta quella che è poi stata ribattezzata la "zona rossa" per la caccia a Igor ha accolto centinaia di uomini in divisa impegnati nella ricerca dell'assassino arrestato poi lo scorso dicembre in Spagna, dopo l'ennesimo e mortale conflitto a fuoco.

Pochi giorni fa, da quelle stesse zone, la notizia che quella caccia all'uomo aveva lasciato degli insoluti alle strutture ricettive che avevano ospitato per mesi i militari: "Tutti i debiti sono stati pagati ieri - annuncia oggi Hanna Skripak, titolare insieme a Paolo Ghedini del bed and breakfast Cesare Magli & Figli - adesso siamo tranquilli. Non so se il saldo sia avvenuto perchè ne ha parlato la stampa, l'importante è che la situazione si sia risolta". Il rischio era infatti quello di dover chiudere i battenti poprio a causa dei mancati incassi. 

La Skripak vuole archiviare la questione debiti, ma non il bel ricordo dell'accoglienza che lei e il marito hanno riservato allo Squadrone dei Carabinieri Cacciatori di Calabria: "Qui sono stati bene, li abbiamo accolti al meglio per farli sentire a casa loro nonostante la lontananza. Si è creato un bel legame e ci era dispiaciuto per questo lungo ritardo nel pagamento. Ma ieri è stato tutto risolto, è passato anche il comandante a salutarci". 

E il 'bel legame' fra padroni di casa e ospiti era stato confermato anche da una lettera scritta proprio dai Cacciatori di Calabria, nella quale si scusavano per conto dello Stato per il disagio procurato. Scuse che gli albergatori avevano accettato e apprezzato moltissimo. 

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