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Cronaca

Il centro estivo per i bambini? ci pensa l’azienda

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Al via per i figli dei dipendenti Hera soggiorni e camp per l'estate. Nell'ambito del piano di welfare interno, che ha tra le sue priorità anche la conciliazione lavoro-famiglia, la multiutility ha messo a disposizione oltre 150 posti

Le scuole sono appena finite e per molti genitori non è facile trovare delle alternative per conciliare la gestione dei figli con il lavoro. Per venire incontro alle esigenze dei propri lavoratori e visto il successo delle iniziative dello scorso anno, Hera ha ampliato l'offerta di centri estivi aziendali per i bambini degli 8.500 dipendenti, su tutto il territorio in cui è presente: Emilia-Romagna, Nord Est e Marche.

Adesioni 2015: + 45%

Le adesioni ai centri estivi da parte dei lavoratori sono cresciute parecchio: l'anno scorso si erano fermate a un centinaio, quest'anno sono arrivate a quota 152. I centri estivi diurni sono rivolti ai bimbi più piccoli (3-10 anni). I soggiorni residenziali, invece, sono dei "camp" di una settimana, in cui i bambini un po' più grandi (7-14 anni) restano anche a dormire. Ce ne sono sia in montagna che al mare, molti anche in inglese o che propongono attività informatiche e digitali.

L'azienda dà un contributo importante, pagando la metà della quota della prima settimana per i centri e metà della quota totale per i soggiorni.

Gli educatori e animatori dei centri estivi sono gli stessi delle cooperative che durante l'anno (11 mesi su 12) gestiscono i nidi aziendali Hera: i bambini, quindi, possono ritrovare le stesse "dade" e spesso gli stessi compagni, ambientandosi subito nelle nuove esperienze estive.

L'offerta a Bologna (e non solo)

Solo nella sede di Bologna sono 34 i bambini che parteciperanno ai centri estivi con cui Hera ha stabilito delle convenzioni. L'offerta prevede iniziative al Filonido (l'asilo interaziendale con Unipol, Regione e Legacoop), alla Cineteca, al Dopo lavoro ferroviario e al centro Vis. Tra i progetti per i più grandi fuori regione, invece, si può scegliere, tra gli altri, il soggiorno dedicato all'ambiente con il Wwf vicino Padova, quello dedicato al mondo del digitale a Treviso o l'english camp a Lignano Sabbiadoro.

Non solo centri estivi: Hera e il welfare aziendale

I centri estivi, insieme ai nidi aziendali, altre attività rivolte ai figli dei dipendenti o iniziative per incentivare la mobilità sostenibile, fanno parte del cosiddetto "welfare aziendale", che ha come obiettivo principale il benessere dei dipendenti e il miglioramento delle condizioni lavorative.

Le sfide per il futuro sono ora tante: nei prossimi mesi, infatti, la Direzione Personale e Organizzazione di Hera orienterà i suoi sforzi per armonizzare le attività di welfare, basandosi su questionari interni in cui i lavoratori hanno espresso le proprie opinioni. Dai risultati è emerso che tempo, conciliazione e famiglia sono gli aspetti ritenuti più importanti, in particolare le iniziative che coinvolgono figli o genitori anziani.

Hera e il Diversity management - Susanna Zucchelli: "Così diamo risposte ai bisogni dei colleghi"

"Da anni Hera sta dedicando una forte attenzione al tema della conciliazione tra vita privata e lavoro, per dare risposte concrete ai bisogni dei propri dipendenti - spiega Susanna Zucchelli, Diversity Manager di Hera - I frutti di questo impegno sono già parecchi: abbiamo realizzato 5 nidi aziendali o interaziendali e lanciato un progetto per valorizzare competenze e potenzialità delle persone disabili in azienda. Insieme a programmi a sostegno da chi torna da lunghi periodi assenza per maternità o paternità, congedi familiari, finanziati dalla Presidenza del Consiglio".

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