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Cronaca

Il porn-groove sbarca a Bologna: Immanuel Casto "canta il sesso" con Romina Falconi

Bergamasco di origini e bolognese di adozione, il re del porn-groove fa una data 'in casa': 25 brani dal vivo, quasi due ore di ritmo e varietà di generi

All'anagrafe è Manuel Cuni, ma è con lo pseudonimo Immanuel Casto che è stato incoronato il re del porn-groove, un genere musicale che, come facilmente intuibile, fa riferimenti espliciti al sesso nei testi, appoggiandosi a una base musicale elettronica. Continua così con la tappa bolognese il "Sognando Cracovia Tour" , che lo scorso autunno ha visto la partecipazione di oltre 10.000 spettatori in tutta Italia. Immanuel Casto insieme alla cantautrice Romina Falconi saranno questa sera a Bologna, al Locomotiv Club, con un concerto-evento in occasione della serata "Omaggio alla ninfa delle delizie terrene".

Qualche domanda a Immanuel Casto...

Ci parli del tuo genere musicale, del porn-groove?
Il termine porn-groove è stato coniato negli Anni Settanta per le colonne sonore dei film porno. Adesso indentifica testi dai contenuti sessuali espliciti e devo dire che mi ci ritrovo in questa 'etichetta'. Mi piace l'idea di parlare di sesso senza rinunciare ad essere chic. Alcuni mi associano alla musica demenziale e non è completamente sbagliato visto che il gusto per il divertimento è quello che sta alla base delle mie produzioni, anche se come definizione, da sola, è riduttiva.

Ci sono altri musicisti in Italia che fanno il tuo stesso genere?

A parte me, la scena contemporanea è alquanto desolata, ma non si può dire lo stesso del passato, quando nello scenario pop Jo Squillo cantava addirittura 'violentami sul metrò e poi c'erano Donatella Rettore, Renato Zero...Cicciolina ancora più spinta, anche se lei era un personaggio bel al di fuori della scena pop.

E' vero che per poco non ti vedevamo al Festival di Sanremo?

Sì. Io e Romina Falconi abbiamo presentato alla commissione di Sanremo una canzone che parla di violenza, un tentativo fatto un po' così, senza aspettative . Alla fine non è stata accettata, ma non escludo di riprovarci.

La coppia artistica Immanuel Casto - Romina Falconi: come nasce, che cosa promette?

Io e Romina ci conosciamo dai tempi del singolo Crash (2010) e l'accoppiata fra l'anticonformista (che sarei io) e la musicista accademica (che è lei, bravissima fra l'altro) ha fatto nascere qualcosa di molto buono, come vedrete sul palco bolognese.

Cosa ci dobbiamo aspettare dunque dalla data bolognese di oggi?

Uno spettacolo fluido in cui il ritmo è la componente fondamentale, che dura un'ora e quarantacinque minuti circa: eseguiamo 25 pezzi che scorrono benissimo e, arrivati alla fine, di solito il pubblico si stupisce di quanto il tempo sia volato!

E' vero che sei stato protagonista di una interrogazione parlamentare? Per cosa esattamente? Da chi è partita?

Sì, per un gioco di carte che ho ideato io stesso e che si chiama "Squillo". La vicenda mi ha costretto anche ad assumere un avvocato penalista! Tutto è partito dalla parlamentare Emanuela Baio, la quale ha trovato il mio gioco sulla prostituzione una incitazione alla stessa, al traffico di organi, all'uso di droga e a tanto altro e ha ritenuto opportuno chiederne la rimozione dal mercato.

Ci parli del tuo pubblico? Da chi sono composte le tue platee e chi compra i tuoi dischi?

Il mio pubblico è abbastanza specifico per quanto riguarda la fascia di età, che va dai 18 ai 35 anni, mentre come target è molto trasversale. Uno dei tratti che contraddistingue le persone che seguono la mia musica è che non c'è discriminazione sull'orientamento sessuale.

Immanuel, sei bergamasco ma vivi a Bologna, vero? Come mai qui?

Come tanti, sono venuto qui a studiare (Dams Cinema) e poi sono rimasto sutto le Due Torri. Una mia cugina più grande che si era iscritta qui me la descriveva come una mecca bohemiène sono sempre stato attratto...

Hai seguito la polemica che ha investito il Cassero in questi giorni? Cosa ne pensi?

Si trattava di una festa a tema e va valutata come tale. Non trovo qualità artistica nella locandina finita sotto i riflettori, ma questo poco ha a che fare con l'ipocrisia nel difendere la satira quando si tratta di Charlie Hebdo e poi fare diversi passi indietro. Ricordiamoci la doppia valenza che ha la Salara: è ArciGay ed è Cassero.

IMMANUEL CASTO. Immanuel Casto, all'anagrafe Manuel Cuni, nasce a Bergamo e già nell'adolescenza inizia il percorso di studi artistici legati al teatro e alle arti visive, dedicandosi specialmente alla grafica. Nel 2002 si sposta a Bologna e dopo aver lavorato in ambito teatrale comincia nel 2004 il suo progetto musicale nelle vesti di Immanuel Casto. Cinque anni di carriera vissuti embrionalmente su YouTube, collezionando milioni di visite grazie a raffinati e alquanto spiazzanti videoclip, e perfezionando un preciso stile musicale da lui definito "Porn Groove". Senza alcun supporto discografico nei negozi o rotazione televisiva, Immanuel Casto segna presto numerosi concerti sold-out nei principali club italiani e un hype popolare sempre più crescente. Attualmente ha tre album all'attivo: la raccolta "Porn Groove 2004-2009", "Adult Music" del 2011 e l'ultimo lavoro "Freak&Chic" uscito a fine 2013. Nel 2014 ha firmato alcune produzioni ludiche come i giochi di carte Squillo® e Jenus® (in collaborazione con Don Alemanno).

ROMINA FALCONI. Romina Falconi, nata a Roma, si interessa alla musica fin da bambina, studiando canto ed esibendosi nella realtà locale. Nel 2007, Romina presenta al Festival di Sanremo nella Sezione Giovani il brano "Ama". In seguito si trasferisce a Milano dove collabora con vari nomi della scena indipendente tra cui Immanuel Casto. Tra il 2009 e il 2010 è corista nell'"Ali e Radici World Tour" di Eros Ramazzotti. Nel 2012 partecipa a X Factor Italia sotto la direzione artistica di Morgan. Nel 2013 collabora nuovamente con Immanuel Casto e viene invitata come special guest alla sedicesima edizione degli Eutelsat TV Awards a Venezia. È appena uscito l'ultimo progetto discografico di Romina Falconi "Certi sogni si fanno Attraverso Un filo d'odio", originale trilogia composta da tre EP prodotti da Filippo Fornaciari, aka The Long Tomorrow.

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