Strage di migranti in mare, indignazione in Consiglio comunale: "Ecco i risultati di Triton"
Il Consiglio comunale di Bologna nella seduta odierna ha ricordato le vittime del naufragio avvenuto al largo delle coste siciliane. Errani: "Operazione Triton, risorse e obiettivi più limitati di Mare Nostrum e i risultati sono oggi sotto gli occhi di tutti"
Il Consiglio comunale di Bologna nella seduta odierna ha ricordato i migranti vittime del naufragio avvenuto nella notte tra il 18 e il 19 aprile scorsi al largo delle coste siciliane e ha osservato un minuto di silenzio. La presidente del Consiglio comunale Simona Lembi ha ricordato la "gravità di quanto accaduto" invitando tutti ad una riflessione profonda. "I migranti - afferma la presidente del Consiglio - pare provenissero da diverse nazioni, Algeria, Egitto,Somalia, Nigeria, Senegal, Mali, Zambia, Bangladesh, Ghana. Disperati che hanno tentato in ogni modo di lasciare i propri Paesi di origine per cercare anche nei Paesi europei condizioni di vita migliori per se e per i propri figli. La morte di più di 900 persone è un fatto enorme. Oggi è il momento del cordoglio per cui invito il consiglio comunale di Bologna a tenere un minuto di silenzio".
Lembi ha inoltre ricordato come le "nostre massime autorità si siano già espresse in merito", dal presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi che ha ringraziato le diciotto navi che stanno prestando soccorso (di cui sette italiane), alle Nazioni Unite hanno parlato di "un'ecatombe senza precedenti", al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha affermato di trovarsi davanti "ad una tragedia immane che deve scuotere la comunità internazionale e richiamare all'impegno i Paesi dell'Unione europea". E infine ha ricordato l'intervento di Papa Francesco che ha invitato ad "agire con decisione per evitare altri disastri".
Anche il consigliere Francesco Errani (PD) è intervenuto sul tema, parlando di profonda indignazione per "le centinaia di uomini, donne e bambini morti nelle acque del Mediterraneo in fuga da fame e guerre".
La strage in mare, dopo il naufragio avvenuto nella notte tra il 18 e il 19 aprile al largo delle coste libiche in cui hanno perso la vita centinaia di persone, "è la più grave della storia del Mediterraneo. Ma è anche l’ultima di una lunga serie" ha ricordato Errani, aggiungendo che "da gennaio a oggi sono annegati in quel tratto di mare circa 1.600 migranti".
Difronte a tale strage, "dobbiamo chiederci cosa stiamo facendo e cosa possiamo fare per organizzare il salvataggio dei profughi, per costruire un sistema di solidarietà e accoglienza europeo in grado di rispondere concretamente al dramma dei migranti."
Fino alla fine del 2014 erano in attività i mezzi di “Mare Nostrum”, l’operazione di ricerca e soccorso del governo italiano. Terminata “Mare Nostrum” è seguita l’operazione “Triton”, coordinata dall’agenzia europea Frontex "con risorse e obiettivi più limitati e i risultati sono oggi sotto gli occhi di tutti", aggiunge Errani, per i quale "l’Unione Europea dovrebbe lanciare una grande operazione di soccorso in mare al largo della Libia e garantire canali legali di accesso a tutti i profughi in fuga da guerre e persecuzioni che non hanno altra possibilità che salire sui barconi della speranza, pronti a tutto pur di approdare sulle nostre coste per fuggire dalle bombe".
In alternativa, ha fatto presente il consigliere dem, "l’unica soluzione per limitare il flusso di migranti è impegnarsi a risolvere i conflitti che sono all’origine delle guerre in Medio Oriente e lavorare per migliorare le condizioni di vita del sud del mondo".
Gli Amministratori locali e cittadini europei - ha infine esortato Errani - devono "essere disponibili a rafforzare l’unità politica dei 28 paesi dell'Unione Europea, accettare una politica estera comune e chiedere la costruzione di un’Europa politica, di un governo europeo. "