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Cronaca

Sfruttava immigrati clandestini nelle pizzerie: contratti falsi in cambio di 15 mila euro

Preso dalla Polizia dopo lunghe indagini un 40enne di origine pachistane che reclutava connazionali grazie alla complicità del fratello. Li faceva lavorare con finti contratti pagati a peso d'oro

Attiravano connazionali pachistani a Bologna e offrivano loro false regolarizzazione per somme consistenti: la mente il 40enne Naveed Iqbal Choudhry, il complice suo fratello, che dal Pakistan gestiva "i reclutamenti". L'uomo metteva a punto contratti falsi per far mettere in regola i connazionali, poi, dopo essersi fatto versare da loro per il 'servizio' somme importanti, fino a 15.000 euro, li sfruttava nelle pizzerie da asporto che gestiva in zona Emilia Ponente. è Choudhry è stato fermato il 13 ottobre dalla seconda sezione della Squadra Mobile della polizia per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e varie falsità.

Il fermo non è stato convalidato dal gip Alberto Gamberini, che ha comunque disposto i domiciliari, mentre il fratello, in Pakistan, è stato denunciato. Le indagini erano scattate il 23 settembre dalla denuncia di uno di questi lavoratori, che ha detto di essersi insospettito dopo aver trovato su una busta-paga il nome di un datore di lavoro, anche questo gestore di una pizzeria, che non conosceva. Insieme a lui, che in passato aveva lavorato con il fermato, si é rivolto alla polizia.

DIECI VITTIME DEL FAVOREGGIAMENTO. Vittime del favoreggiamento sono risultate essere dieci persone arrivate dal Pakistan negli ultimi anni, addirittura in un caso dal 2003. Alcuni venivano utilizzati e pagati dieci euro al giorno, con il lavoro che diventava un modo per 'saldare' il debito del trasferimento. In sede di interrogatorio Choudhry ha dichiarato che la denuncia è arrivata perché il gestore della pizzeria aveva rilevato da lui il locale e gli doveva ancora pagare delle somme.

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