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Cronaca Imola

Imola, alloggi popolari in vendita? Panieri alla Lega: "Solo quelli a proprietà mista, obsoleti e costosi"

L'attacco di Sangiorgi "Se dobbiamo svendere il nostro patrimonio pubblico, vuol dire che questa Giunta ha forti difficoltà a gestire la casse pubbliche". Il primo cittadino risponde al consigliere: "Recuperiamo risorse per coprire le quote escluse dal superbonus"

"L'amministrazione di Imola ha deciso di mettere in vendita una parte del proprio patrimonio di edilizia residenziale pubblica. 15 alloggi popolari in vendita con l'obiettivo di fare cassa. Invece che svendere il patrimonio pubblico, si occupi di residenzialità storica": questo l'attacco di Riccardo Sangiorgi, segretario e consigliere comunale della Lega Imola. 

"Questa riduzione delle unità di case popolari, avviene in un momento storico dove stanno aumentando fortemente le difficoltà economiche e sociali per le famiglie - prosegue il rappresentante del Carroccio - I dati sulle povertà sono peggiorate, anche sul territorio imolese. Circa il 40% dei cittadini del Circondario imolese sono considerati in forte difficoltà economica e le richieste di accesso all'edilizia pubblica sono in aumento in tutta Italia. Invece che occuparsi di svendere il patrimonio pubblico, la Giunta si occupi della proposta avanzata dalla Lega, ovvero quella che prevede un accesso privilegiato all'edilizia pubblica per i cittadini imolesi che sono residenti da più tempo in città. Una proposta di buonsenso e di merito, che trova già riscontro in varie realtà amministrate dalla Lega, come la vicina Ferrara". 

E il sindaco Marco Panieri replica subito spiegando che: "Il patrimonio di imola è diffuso ma allo stesso tempo obsoleto e vetusto, in alcuni casi e vista la rotazione degli appartamenti c'è bisogno di continue risorse per ripristinarli prima delle assegnazioni. Inoltre abbiamo messo in vendita quelli negli stabili a proprieta mista, in cui sono presenti anche proprietari, in modo rendere lo stabile privato. Perché dove sono presenti situazioni miste la gestione è complessa e anche i lavori sono bloccati visto che senza il consenso non si possono rinnovare e il patrimonio si invecchia".

"Il piano di alienazione - continua il primo cittadino - ha come obiettivo quello di recuperare risorse che serviranno coprire le quote escluse dal superbonus, abbiamo messo 8 stabili e per il fondo complementare che vede la riqualificazione di oltre 100 alloggi e l'acquisto di 4, infatti nel caso di via Galilei abbiamo reso la titolarità dello stabile pubblica. Un modo per rendere gli stabili sostenibili energeticamente, sicuri, riqualificati anche nel contesto delle aree esterne, e si renderanno gli alloggi nelle dimensioni e nei vani coerenti con le nuove richieste che provengono dal territorio. Si avrá grazie anche al superbonus un aumento della qualità del vivere.  Non é mai successo di investire nell'edilizia pubblica 15 milioni di euro".

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