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Cronaca Imola

Auto alimentata ad hashish: 30 kg di “panetti” nascosti nella bombola GPL

La macchina va in avaria ai confini con l'Austria, automobilista soccorso dal carro attrezzi: pizzicato con il grosso carico di stupefacente grazie al fiuto infallibile di un cane

L'automobilista era al confine tra Italia e Austria, quando la macchina è andata in avaria. Necessario l'intervento del carro attrezzi, che però incappa in un posto di blocco e si scopre che nella vettura erano stipati 30 kg di hashish, finemente confezionati e occultati all'interno della bombola Gpl.

Così è finito nei guai il proprietario della vettura e del carico illecito: un cittadino calabrese del '50, residente a Conselice (RA), pregiudicato. A metterlo in scacco - arrestandolo per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio - sono stati i Carabinieri di Imola, in collaborazione con il Nucleo Cinofili di Bologna.

IL BLOCCO. Il pusher è stato individuato ieri pomeriggio da una pattuglia impegnata in un posto di controllo alla circolazione stradale, all’uscita del casello autostradale A14 di Imola. Qui è stato fermato il mezzo di auto soccorso che stava trasportando una Ford Mondeo rimasta in panne. Ad insospettire i militari, il forte stato di nervosismo del proprietario della vettura trasportata, cosa che ha indotto ad un'immediata perquisizione del mezzo. 

image002-5CANE ANTIDROGA IN AZIONE. A trovare l'hashish ben occultato il fiuto infallibile di un cane antidroga che, una volta giunto nel bagagliaio, ha manifestato subito i segnali convenzionali che l’addestramento prevede in caso di rinvenimento di stupefacente.
In particolare, il cane raspava in prossimità della bombola GPL posta proprio nel bagagliaio. Smontato quindi l’impianto a gas, che si è rivelato vuoto di carburante poiché opportunamente modificato, sono stati rinvenuti 60 blocchi di cellophane, ognuno costituito da 5 panetti di 100 grammi di hashish, di provenienza olandese e destinato, con probabilità, alla piazza imolese.
Da qui la scelta del "pusher" di farsi trasportare dal mezzo di soccorso fino ad Imola, invece di riparare la propria vettura sul luogo dell'avevnuta avaria (confine con Austria) cosa che sarebbe stata ben più economica. Poprio questo uno degli indizia che hanno fatto scattare l'allerta negli agenti, prima di decidere la perquisizione a bordo.

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