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Cronaca Imola

Imola: emergenza nutrie lungo il Santerno, al via cattura e abbattimento

Dopo la segnalazione del Servizio Tecnico Bacino Reno della Regione della sussistenza del rischio idraulico per la diffusa presenza di tane del roditore, il Comune di Imola ha emesso ieri l'ordinanza

Dopo la segnalazione del Servizio Tecnico Bacino Reno della Regione Emila-Romagna della sussistenza del rischio idraulico per la diffusa presenza di tane di nutrie, il Comune di Imola ha dichiarato l’emergenza con un’ordinanza che riguarda l’intero tratto arginato del fiume Santerno all’interno dei confini comunali, lungo le sponde.

Il provvedimento prevede interventi "per il controllo numerico delle nutrie, al fine di prevenire e ridurre gravi pericoli per la pubblica incolumità, la salute dei cittadini e la sicurezza del territorio. Gli interventi previsti a tale scopo sono l’abbattimento diretto con arma da fuoco e/o la cattura mediante mezzi e metodi selettivi (con successiva soppressione). E’ vietato l'uso di veleni e rodenticidi". Gli abbattimenti potranno avvenire fino al 30 giugno 2015.

Il Servizio Tecnico Bacino Reno della Regione Emila-Romagna a fine gennaio aveva segnalato al Comune la sussistenza del rischio idraulico per la diffusa presente di tane di nutrie, una situazione di emergenza: "La possibilità di intervenire per il controllo numerico della specie deriva dal fatto che la Regione considera le nutrie alla stregua della fauna infestante, e che la normativa vigente ha trasferito ai Comuni la competenza sulla gestione delle nutrie e consente nella gestione delle problematiche relative al sovrappopolamento delle nutrie, l’utilizzo di tutti gli strumenti sinora impiegati per le specie nocive. Va infine ricordato che il controllo numerico della specie avviene secondo modalità sostanzialmente corrispondenti a quelle utilizzate in precedenza da parte della Provincia di Bologna" si legge nella nota del Comune.

Abbattimento diretto con arma da fuoco – La normativa in vigore e di conseguenza l’ordinanza del Comune di Imola definiscono bene chi ha titolo per l’abbattimento diretto con armi da fuoco. Si tratta dei cacciatori durante l'esercizio dell'attività venatoria esclusivamente nei territori loro assegnati per l'esercizio della caccia, nei periodi e negli orari consentiti dal calendario venatorio e nel rispetto degli ulteriori vincoli previsti dal medesimo calendario; dei coadiutori abilitati dalla Provincia, per l'intero anno su tutto il territorio comunale fatte salve le aree urbane (nei siti della Rete Natura 2000, nelle aree di protezione e di produzione l'abbattimento diretto con arma da fuoco è consentito previo accordo con l’Ente di gestione); degli agricoltori in possesso di porto d'armi, in corso di validità, nel perimetro dell’azienda agricola in proprietà o in conduzione; degli operatori coadiutori già abilitati dalla Provincia che possono intervenire, coordinati dalle Forze di Polizia, previo avviso ai soggetti gestori dei fondi e del reticolo idrografico, anche in deroga alle distanze di sicurezza da abitazioni, corti coloniche, da strade e nei pressi di arginature; dei dipendenti degli Enti che gestiscono il reticolo idrografico di competenza, in possesso dei requisiti ovvero licenza di fucile per uso caccia in corso di validità.

L’uso delle armi da fuoco nei bacini e corsi d’acqua deve prevedere l’utilizzo di proiettili o pallini atossici. Le armi da fuoco potranno essere dotate di ottiche di mira, ci si potrà altresì avvalere di sorgenti luminose artificiali. Qualora di dovesse intervenire nei pressi delle case, gli abitanti delle stesse dovranno essere preventivamente informati del giorno ed ora dell’intervento. Nel caso di intervento in prossimità di strade, dovrà essere presa in considerazione, in base al grado di pericolosità, la possibilità di richiedere la chiusura al traffico del tratto di strada considerato.

Cattura mediante mezzi e metodi selettivi e successiva soppressione - Può essere effettuata da parte dei coadiutori già abilitati dalla Provincia di Bologna, del personale della protezione civile, del personale degli enti delegati alla tutela delle acque (consorzi di bonifica, servizi tecnici di bacino, AIPO), nonché da parte degli agricoltori nell’azienda agricola in proprietà o in conduzione. Nel rispetto della presente ordinanza i responsabili di impresa o comunque di suolo privato possono incaricare ditte di disinfestazione o pest-control. Devono essere utilizzate esclusivamente gabbie-trappola ad esca o a passaggio di adeguate dimensioni per la cattura in vivo, dotate di apertura singola o doppia (ai due estremi) eventualmente dotate di meccanismi di scatto. La trappola deve essere del tipo già omologato negli anni passati dalla Provincia e deve essere controllata giornalmente. La soppressione delle nutrie catturate deve avvenire nel minor tempo possibile dalla cattura, mediante armi da fuoco da parte dei soggetti in possesso di regolare porto d'armi o armi ad aria compressa con potenza non superiore a 7,5 Joule di libero acquisto.

Smaltimento delle carcasse - Le carcasse degli animali abbattuti dovranno essere ritirate da parte di ditte regolarmente autorizzate per il trasporto/trattamento di sottoprodotti di origine animale di categoria 2. In taluni casi specifici (come ad esempio zone isoalte) è consentito l'incenerimento o il sotterramento in loco.

LA NUTRIA. Myocastor coypus, è un roditore di media taglia tipico di ambienti acquatici originario del Sud America ed importato in Italia nel 1929 a scopo di allevamento commerciale per la produzione di pellicce. L'incremento annuo della specie è molto consistente a causa dell'elevato tasso riproduttivo (13,96 piccoli per femmina), delle nascite distribuite nell'intero corso dell'anno con picchi stagionali compresi tra maggio e novembre, degli aspetti favorevoli del nostro clima caldo umido e della buona disponibilità alimentare;

Lo scavo di gallerie utilizzabili come siti di riproduzione dalla nutria, così come per altre specie autoctone quali volpi, tassi ed istrici, provoca la progressiva erosione di molte arginature pensili con rilevanti conseguenti rischi idraulici potenzialmente in grado, fra l'altro, di mettere in seriopericolo l'incolumità di cose e persone.

"Nella scorsa stagione invernale, si sono verificati eventi calamitosi, lungo il torrente Quaderna e lungo il fiume Secchia, dove gli accertamenti esperiti successivamente a tali sinistri - scrive il Comune di Imola - hanno evidenziato verosimili responsabilità dovute proprio alla presenza di tane all’interno degli argini ed alla ridotta resistenza degli stessi derivante da tale presenza. L’elevata presenza di questa specie alloctona ha una carattere invasivo e rappresenta una minaccia per la conservazione della biodiversità delle biocenosi locali e può pregiudicare lo stato di conservazione di specie faunistiche autoctone o di intere comunità biotiche, tant’è che l’IUCN (International Union for Conservation of Nature ) l’ha inserita tra le 100 specie esotiche a maggiore minaccia per la biodiversità a scala globale. "ssendo un roditore essenzialmente erbivoro la nutria si rende responsabile di elevati danni alle coltivazioni agricole ed a quelle di imprese florovivaistiche del territorio. Sussistono inoltre rischi sanitari in quanto la nutria è un potenziale vettore di agenti patogeni pericoloso per l’uomo con particolare riferimento a Leptospira e Salmonella".

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