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Cronaca Imola / Via Giuseppe Massarenti

Imola, continui furti di alluminio in ditta: arrestato dipendente infedele

Nei guai, con lui, tre complici. Agiva, da qualche tempo, ai danni della ditta: incastrato con una "imboscata"

I Carabinieri  hanno arrestato un operaio imolese e tre cittadini rumeni per furto aggravato in concorso. Le indagini hanno preso le mosse dai numerosi ammanchi di alluminio denunciati dal responsabile dell’azienda “Fonderie Alluminio Tazzari” di Imola.
In particolare la vittima aveva raccontato della “scomparsa”, diluita nel corso di diversi mesi, di un quantitativo cospicuo di residui di colate di alluminio, di cui due avvenuti durante la prima mattinata di sabato 2 e 9 maggio, già rilevate da una ditta di investigazione privata, attivata dalla proprietà.

STANATO CON UN'IMBOSCATA. Appurato che entrambi i furti di cui la ditta era al corrente erano avvenute di sabato mattina, e che le modalità erano state sempre le stesse, i Carabinieri hanno  predisposto un servizio mirato di osservazione e controllo del capannone dell’azienda.

E' stato così che verso le 6 dello scorso sabato hanno visto arrivare  un impiegato dell’azienda, e poco dopo una Ford Focus condotta da un 26enne rumeno che ,facendo da “palo”, scrutava attentamente i veicoli parcheggiati in zona. Poco dopo è sopraggiunto anche un furgone cassonato, che si è introdotto nel capannone aziendale, poco prima aperto dal dipendente. Ossercata tutta la scena, i militari hanno quindi deciso di intervenire.

All’interno del camion i Carabinieri hanno rivenuto 4 cassoni con all’interno 1.000 kg. di alluminio, ciascuno del valore complessivo di oltre 8mila euro. L’operaio si sarebbe giustificato dicendo che l’alluminio rinvenuto nel camion doveva essere trasportato presso un'altra sede aziendale. Scusa poi risultata fasulla.

Le successive perquisizioni veicolari e locali, hanno inoltre consentito di rinvenire e sequestrare due pistole scacciacani con relativo munizionamento a carico dell’operaio e la somma contante di 2600 euro, rinvenuta nella disponibilità dei suo complici, sequestrata in quanto ritenuta provento dell’attività delittuosa.

Dopo una ulteriore perquisizione compiuta all’interno di un altro capannone, sono infine stati ritrovati alcuni residui di lavorazione di alluminio e dieci bancali in metallo identiche a quelle trovate nel camion.

MISURE APPLICATE NEI CONFRONTI DEL GRUPPETTO. Sulla scorta di quanto emerso durante l’attività investigativa, i quattro sono stati tratti in arresto. Il Giudice ha disposto la custodia in carcere per uno dei tre cittadini rumeni, un connazionali ha guadagnato una misura del divieto di dimora nella provincia di Bologna. Il terzo straniero, così come l'operaio imolese, sono invece finiti agli arresti domiciliari.

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