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Cronaca

Imprese agroalimentari: dalla Regione legge taglia-burocrazia

Le principali novità che si appresta a introdurre il nuovo progetto di legge

Meno burocrazia e meno tempi morti, ma termini più generosi per le imprese agroalimentari. E' quello che promette la Regione con un nuovo progetto di legge, approvato dalla Giunta e domani nel parlamntino di Viale Aldo Moro.

Il testo tratta di sedici articoli per "una piccola rivoluzione -così la Regione- che permetterà agli imprenditori agricoli di programmare le proprie attività senza perdere tempo, utilizzando al massimo le risorse disponibili e migliorando così la redditività del loro lavoro". 

Al centro del pacchetto di articoli la semplificazione amministrativa con l’abbattimento dei tempi della burocrazia nella presentazione delle domande di contributo, partecipazione a bandi, ecc.

Tutti i documenti utilizzati per presentare una singola domanda, infatti, non dovranno essere ripresentati per domande successive, purché ancora validi e indirizzati alla stessa amministrazione.  Inoltre, le amministrazioni pubbliche potranno scambiarsi i documenti necessari già in loro possesso attraverso l’accesso a banche dati e sistemi di interconnessione. 

La transizione al digitale è l’altra frontiera del progetto di legge. Tutti i procedimenti saranno gestiti in modo telematico, tramite applicativi regionali o di Agrea. Ogni imprenditore potrà vedere il suo fascicolo aziendale e verificare lo stato di avanzamento delle pratiche presentate. 

“L’agricoltura è un settore vitale per l’economia della nostra regione- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi. - e per questo vogliamo utilizzare tutte le leve possibili per aumentare la competitività delle nostre imprese sui mercati nazionali ed esteri. Il progetto di legge che andrà in Aula domani ha quindi un duplice obiettivo: in primo luogo rendere il rapporto degli imprenditori agricoli con la Regione sempre più chiaro, efficace e semplice, azzerando la burocrazia laddove possibile e sostenendo il passaggio al digitale di tutte le pratiche”. 

Altre novità della legge

Altro capitolo importante riguarda le revoche e le sanzioni sugli aiuti concessi. In caso di revoca, viene ridotta la percentuale del calcolo degli interessi legali, limitati i casi di esclusione per domande future. Vengono ridotti i vincoli di destinazione da 10 a 5 anni (come previsto dalla normativa europea) e rimodulato il contributo, in caso di dismissione o cambio di destinazione prima della scadenza del vincolo. Possono infine venire autorizzate fusioni societarie. 

Viene ribadita la centralità della programmazione e degli strumenti di intervento comunitari a partire dal Programma di sviluppo rurale, alle azioni di sostegno alle Organizzazioni comuni di mercato (Ocm).

Rafforzata la funzione della Consulta agricola regionale, presieduta dall’assessore regionale all’Agricoltura, come organo consultivo della Giunta per condividere, ad esempio, le linee generali di politica agricola, le proposte di bilanci pluriennali, i progetti di legge regionale di interesse per il settore, ecc. Sempre in un’ottica di massima condivisione, viene inoltre affermata la possibilità, da parte della Giunta, di istituire tavoli tematici per affrontare specifici problemi del comparto agricolo e agroalimentare.

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