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Cronaca

Incendi, vigili del fuoco: "In Emilia-Romagna mezzi vecchi"

Lo afferma Alessandro Monari, coordinatore regionale della Fp-Cgil Vigili del fuoco

I mezzi antincendi boschivi (Aib) della Regione Emilia-Romagna "sono vecchi di decenni e con centinaia di migliaia di chilometri, vengono spostati dalla parte opposta del paese restando, spesso, in panne a metà strada".

Lo afferma il coordinatore regionale della Fp-Cgil Vigili del fuoco, Alessandro Monari, in una nota. "In questo Ferragosto di fuoco, nel pieno di un'emergenza climatica di cui la politica sembra disinteressarsi - scrive Monari - le lavoratrici ed i lavoratori dell'istituzione più amata dagli italiani sono chiamati, come sempre, a togliere le castagne dal fuoco ad un'amministrazione sempre più avvolta dai problemi".

La mobilitazione del personale "avviene sempre con regole diverse - continua il sindacalista - e che paiono improvvisate di volta in volta: al personale arrivato sul posto dopo circa 19 ore di viaggio non viene garantita la mensa di servizio ma viene elargito un buono pasto, questo non è accettabile".

Alla luce di ciò "chiediamo, con forza, che al personale impegnato nelle operazioni vengano riconosciute condizioni di lavoro dignitose e rispettose: la mensa, l'orario di lavoro, i riposi al rientro, il reintegro del personale devono essere quelle previste dal contratto e dal buon senso", sottolinea Monari.

"Le calamità vanno gestite attraverso l'integrazione nel soccorso collaborando fattivamente, ognuno per le proprie competenze- aggiunge il rappresentante della Fp- con la Protezione civile e gli altri enti del soccorso. Anche nel nostro territorio, a seguito della proroga dello stato di massima allerta per gli incendi boschivi, abbiamo richiesto l'aumento delle squadre boschive fino al 29 agosto".

Per Monari "va rivista la legge che affida alle Regioni la lotta agli incendi boschivi, creando, di fatto, Regioni più o meno virtuose, va garantito al Corpo nazionale un ruolo centrale e di coordinamento nella lotta agli incendi boschivi".

Inoltre, "sono indispensabili nuove assunzioni - è l'appello di Monari- scorrendo ed esaurendo la graduatoria dell'attuale concorso pubblico a 250 posti, implementando gli organici e rinnovando completamente il parco automezzi". Alla fine dell'emergenza, "con ogni probabilità rimarranno le solite pacche sulle spalle, medaglie e dichiarazioni di stima ed affetto nei confronti di una categoria di lavoratrici e lavoratori insostituibili sul campo- conclude il sindacalista- ma bistrattati, ancora una volta, dai palazzi del governo". (Agenzia Dire)

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