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Cronaca

A fuoco l'auto del vice-comandante della Dozza: non si esclude il dolo

A denunciare l'accaduto Uil PA Polizia Penitenziaria che teme "l'attentato mirato"

“Dai primi accertamenti sembra avere una matrice dolosa e, non è da escludere il fatto che possa essere un attentato mirato". E' Domenico Maldarizzi, segretario nazionale della Uil PA Polizia Penitenziaria a denunciare che “domenica notte davanti alla sua abitazione di Bologna, qualcuno avrebbe appiccato il fuoco all'auto del vice comandante del carcere della Rocco D'Amato". 

Sull'espisodio indagano i carabinieri che stanno esaminando le immagini delle telecamere per risalire agli autori e per stabilire se i piromani abbiamo voluto colpire il dirigente, come sospetta invece il sindacato: "Non è da escludere il fatto che possa essere un attentato mirato verso la Polizia Penitenziaria e il funzionario in questione che ha sempre espletato la sua attività lavorativa con serietà, correttezza, capacità e professionalità tesa a garantire alla popolazione detenuta i giusti diritti ma nel contempo il rispetto delle leggi”, scrive Maldrizzi sottolineando "forse questo modo di operare nel rispetto della legalità, potrebbe non piacere a qualcuno all'interno del penitenziario bolognese". 
Se l'ipotesi del dolo fosse confermata, per il sindacalista alzerebbe "ancora l'asticella delle minacce verbali a cui i poliziotti di tutta la nazione sarebbero sottoposti da parte di detenuti che, sembrerebbero, ultimamente, godere di immunità". 

"Gente impunita che pensa di essere diventata intoccabile"

"Aspettiamo con ansia il nuovo esecutivo – continua Maldarizzi - nella speranza che qualcuno inizi a parlare seriamente di carcere senza passerelle e nomina di commissioni se si vuole scongiurare eventi ancora più tragici che potrebbero colpire l'incolumità dei poliziotti". 
Ora "la palla" passa alla magistratura che dovrà indagare: "E' inaccettabile che la vita e il lavoro dei tanti poliziotti perbene ed onesti, possa essere messa a repentaglio da gente impunita che pensa di essere diventata intoccabile. Al Dirigente e a tutta la Polizia Penitenziaria di Bologna - conclude Maldarizzi - va la solidarietà della Uil PA Polizia Penitenziaria che è certa che il Personale continuerà a fare il proprio lavoro con abnegazione e professionalità". 

FP Cgil: "Episodi vili e ingiustificabili"

Solidarietà e vicinanza al Dirigente di Polizia Penitenziaria anche da parte di Salvatore Bianco di FP CGIL Bologna: "Nel rispetto del prezioso lavoro che stanno conducendo gli inquirenti e la Magistratura condanniamo questi vili ed ingiustificabili episodi. Il Dirigente ha sempre dimostrato elevate qualità professionali e umane, ricoprendo diversi incarichi nell'Amministrazione Penitenziaria (tra cui anche il Comandante presso l'Istituto Penale per Minorenni di Bologna), operando sempre con correttezza deontologica" 

"La vicinanza di tutta la nostra Organizzazione Sindacale - conclude Mirko Manna FP CGIL Nazionale - che coinvolgerà i vertici dell'Amministrazione affinché vi sia una giusta e scrupolosa attenzione al caso". 

Sinappe: "Gesto infame"

"Il gesto conferma quanto da questa O.S. denunciato nel corso di questi mesi, in merito alle difficoltà operative in cui il personale di Polizia Penitenziaria è costretto ad operare, dato anche il clima di diffidenza ed antagonismo instillato ad arte da gruppi e associazioni di persone avversi all'istituzione carceraria. La politica locale dovrebbe, a nostro avviso, farsi carico di tale problematica e contrastare in maniera più energica il fenomeno dell'associazionismo eversivo, a partire dalla prevenzione e repressione di ogni iniziativa lesiva della reputazione e della sicurezza delle istituzioni dello Stato - fa sapere il sindaco dei penitenziari, Sinappe - Questa O.S. esprime la propria solidarietà nei confronti del vice comandante del penitenziario felsineo vittima dell'infame gesto". 

(Auto in fiamme _ Foto archivio)

"Alla Dozza situazione insostenibile, Comune intervenga"

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