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Cronaca San Vitale / Via Guelfa

Via Guelfa: incendia il camper con la figlia dentro

La ragazzina fortunatamente è riuscita a mettersi in salvo, uscendo da un finestrino. Il padre in manette per tentato omicidio. Dietro il raptus, probabilmente una lite familiare

I vigili del fuoco sono dovuti intervenire in via Guelfa a seguito di un incendio che ha coinvolto un camper nei parcheggi all'altezza del civico 3. Il rogo è divampato ieri sera, intorno alle 23. Sul posto, oltre ai pompieri, è intervenuta anche la Polizia.

Da quanto si apprende, a dare alle fiamme il mezzo, andato completamente distrutto, è stato un 47enne Sinti, con numerosi precedenti all'attivo (anche specifici). All'interno del camper si trovava la figlia 18enne dell'uomo. 

Secondo quanto ha riferito la ragazza, mentre stava per andare a dormire, ha sentito un forte odore di alcol e poi si è accorta dell'incendio.
La giovane ha accusato il padre del gesto, riferendo che l'uomo le avrebbe impedito di uscire dalla porta, tentando dunque di bloccarle la via di fuga. Fortunatamente la ragazza è riuscita a scappare da un finestrino e mettersi in salvo, senza riportare gravi conseguenze.
Dietro l'assurdo gesto del 47enne probabilmente c'è una lite familiare. Infatti, la figlia ha riferito che nel pomeriggio tra i suoi genitori era scoppiata un acceso litigio. Non si tratterebbe di un caso isolato, come ha riferito un residente, che ha raccontato che: 'Questa famiglia stanzionava spesso qui in zona e i litigi tra loro erano frequenti. E già la scorsa settimana era intervenuta la polizia'. 

Incendio in via Guelfa: camper distrutto tra le fiamme

SOCCORSI E L'ARRESTO. Vedendo il rogo, alcuni passanti hanno allertato i soccorsi. Immediatamente sono giunti sul posto, i vigili del fuoco hanno domato le fiamme e rassicurato la ragazza, comprensibilmente sotto choc. 
Poco dopo sono sopraggiunti anche i poliziotti, che dopo aver raccolto la testimonianza della ragazzina, hanno pattugliato la zona alla ricerca del padre, che è stato rintracciato nelle vie limitrofe al luogo dell'incendio. L'uomo si è dichiarato estraneo ai fatti, cercando di accampare scuse, che non hanno convinto gli agenti: è stato tratto in arresto e recluso nel carcere della Dozza. Risponderà di tentato omicidio, incendio doloso e danneggiamento. Nel rogo, infatti, è rimasto danneggiato anche un furgoncino che si trovava parcheggiato accanto al camper e di proprietà di un malcapitato residente nella zona. Del camper è rimasta solo la carcassa, completamente distrutto dalle fiamme.

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