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Cronaca San Donato / Via del Lavoro

A fuoco appartamento in via del Lavoro: muore il padre, madre e figlio ustionati

Dramma nella notte in via del Lavoro, dove l'incendio divampato in un appartamento ha causato la morte di Salvatore Gugliotta. Fiamme divampate da una stufetta

Dramma e paura nella notte appena trascorsa in via del Lavoro, dove l'incendio divampato in un appartamento ha causato la morte di un anziano, Salvatore Gugliotta 92 anni. Presenti in casa e coinvolti nel rogo anche la moglie invalida e il figlio 64enne della vittima: entrambi rimasti ustionati ed ora ricoverati all'ospedale Maggiore.

6 SQUADRE DI VIGILI URBANI.  Ad intervenire sul luogo per domare le fiamme, 6 squadre dei vigili del fioco, che sono riusciti a trarre in salvo la donna e il figlio, che vedendo le fiamme propagarsi dal salotto di casa si sono rinchiusi in un altra camera attendendo i soccorsi.
Per il novantenne, che invece si trovava nel salotto, da dove si sarebbe propagato l'incendio, non c'è stato nulla da fare: dal rogo è stato estratto il corpo già cadavere.

CAUSE DELL'INCENDIO. Secondo le prime ricostruzioni l'incendio sarebbe stato causato dalla stufetta elettrica poggiata sullo schienale di un divano.

A dare l'allarme ai vigili del fuoco è stato il figlio della vittima ma i primi ad arrivare in via Larga sono stati i poliziotti delle volanti. Gli agenti hanno visto il 64enne che, visibilmente ustionato, chiedeva aiuto e si sbracciava dalla finestra che dà sul retro dell'appartamento, indicando la presenza all'interno degli anziani genitori. I poliziotti hanno provato a sfondare la porta blindata mentre i vigili del fuoco hanno messo in salvo il 64enne salendo con la scala fino alla finestra sul retro. La madre dell'uomo, allettata e impossibilitata a muoversi, è stata prelevata dall'interno dopo che è stata abbattuta la porta. I soccorritori l'hanno trasportata con delle lenzuola, una barella improvvisata con la quale si sono fatti largo attraverso un corincendio-2-3ridoio d'acqua creato dai vigili del fuoco. La stessa operazione è stata tentata per salvare il 92enne ma quando i pompieri l'hanno raggiunto era ormai troppo tardi.

Dopo un più approfondito esame è parso evidente che la bombola d'ossigeno di cui l'uomo doveva fare uso non ha ruoli nell'incendio, cosa che invece era stata sospettata inizialmente.

La casa, un appartamento dell'Acer che la famiglia aveva riscattato da qualche anno, è andata completamente distrutta ed è stata dichiarata inagibile. Il figlio dell'uomo ha riportato ustioni di secondo e terzo grado al volto e alle mani mentre la madre se l'é cavata con qualche leggera bruciatura.
Dopo che è scoppiato l'incendio, nel cortile che affaccia sull'edificio si sono riversate in strada decine di inquilini e residenti, alcuni dei quali hanno lamentato un ritardo nei soccorsi.

TESTIMONE. Alle telecamere del tg3 un residente in zona ha raccontato di essere stato svegliato da rumori provenienti dalle vicinanze: "Pensavo fossero i soliti balordi - ha riferito l'uomo - in questa zona ce ne sono tanti. Ma poi mi sono affacciato è ho visto che uscivano le fiamme da questo appartamento."

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