Via Collodi, la sua moto va a fuoco poi trova un proiettile: 'Minaccia mafiosa, non ho nemici'
Brutta avventura per un 44enne. La sua Kawasaki è andata in fiamme nel box condominiale, poi la scoperta del proiettile. E' trainer di autodifesa: 'Invito le donne vittime di violenza a denunciare. Non vorrei quindi che qualcuno avesse visto la sua compagna reagire ...'
Brutta avventura per gli abitanti di una palazzina in via Collodi e peggiore per Alessandro Biondi, 44 anni. La sua moto Kawasaki KL500 posteggiata nel box condominiale è andata in fiamme la sera del 17 novembre. Inizialmente, si era parlato di incendio non doloso: "Intorno alle 23 il mio vicino mi ha avvertito, siamo scesi e abbiamo visto il rogo dei mezzi". Nonostante la paura dei residenti, almeno un pericolo scampato: "Come hanno detto anche i Vigili del Fuoco arrivati sul posto, di fianco erano parcheggiate due auto alimentate a GPL, tra cui la mia una Matiz, se il fuoco le avesse raggiunte, sarebbe saltato giù il palazzo, per fortuna pioveva", dice a Biondi a Bologna Today.
Ma non era ancora finita. Avvicinandosi alla sua Matiz, ha notato uno strano oggetto: si trattava di un proiettile inesploso: "E' intervenuta anche la scientifica, è inquietante, lo potrei definire un messaggio mafioso, non ho nemici". Si tratta di un proiettile di una calibro 9. Alessandro Biondi è trainer di "percorsi di autodifesa femminile. Collaboro anche con varie associazioni e invito le donne vittime di violenza a denunciare. Non vorrei quindi che qualche uomo avesse visto la sua compagna reagire... I mariti di alcune mie allieve sono guardie giurate che hanno in dotazione le calibro 9. Altre idee non mi vengono proprio, non ho mai avuto minacce e non ho sospetti...".
Mentre ci rilascia l'intervista Alessandro è in attesa del carro attrezzi pe
r la rimozione di quello che rimane della sua Kawasaki: "Oltre il danno la beffa, dovrò pagare anche 150 euro per demolire le targhe..."
