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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Civis, parla il direttore dei lavori: "Fu bocciato già nel 2005"

Ben 43 le criticità del mezzo, messe nero su bianco, insieme ad un verbale negativo di accettazione del veicolo: questa quanto ha riportato, con tanto di documentazione alla mano, l'ing Monzali

Il progetto del tanto discusso tram su gomma sarebbe nato già sotto una cattiva stella: secondo quanto ha riferito oggi il direttore dei lavori - l'ing. Fabio Monzali - al Pm Antonello Gustapane, il Civis venne già bocciato nel 2005. Ben 43 furono le criticità del mezzo messe nero su bianco in due ordini di servizio nei confronti dell'Irisbus. Al tempo venne redatto anche un verbale negativo di accettazione del veicolo, tanto è vero che i mezzi non sono ancora stati presi in carico da Atc.

Monzali, ha riferito, mostrando tanto di documenti, questa situazione al Pm, che con il Procuratore aggiunto Valter Giovannini, è titolare dell'inchiesta sul Civis che ha portato a 15 indagati per corruzione, tra cui l'ex sindaco di Bologna Giorgio Guazzaloca e quattro legali rappresentanti di Irisbus (gruppo Fiat).

Intanto a breve dovrebbe arrivare il parere della commissione sicurezza nominata dal ministero dei Trasporti. "Venni nominato direttore lavori nel 2004 - ha ricordato Monzali - con l'inizio del progetto Civis. Venne fatta la verifica dell'esecuzione dell'appalto con la realizzazione del primo veicolo Civis, e a veicolo non ancora terminato (era in avanzata fase di costruzione nello stabilimento di Rorthais in Francia), dopo che era andato a visionarlo nel febbraio 2005, indicai le cose che non andavano in un ordine di servizio".

L'ordine di servizio è un documento che il direttore dei lavori invia all'impresa (in questo caso l'Irisbus) affinché adempia agli adeguamenti indicati. I punti sollevati andavano da problemi elettrici, agli specchietti retrovisori, alla visibilità. Una volta terminato il veicolo, nell'aprile 2005, il mezzo arrivò a Bologna per i test su strada. Nel giugno 2005 fu emanato da Monzali un secondo ordine di servizio su altre cose che non andavano.

E subito dopo venne fatto anche un verbale negativo di accettazione del veicolo. "Perché l'accettazione potesse avvenire io dovevo verificare il rispetto delle condizioni del contratto da parte dell'ati. Durante le prove (fu provato come filobus) ci furono questioni, ad esempio, di visibilità, di specchietti retrovisori, di frenatura e trazione elettrica.

In totale sono stati 43 i punti oggetto delle mie prescrizioni. Irisbus nel tempo ha cercato di adeguare, ma alcune tematiche sono ancora al vaglio della commissione sicurezza. I veicoli non sono ancora stati presi in consegna, perché per succedere devono avverarsi una serie di condizioni non ancora avverate, tra cui l'esito del lavoro della commissione sicurezza". Dei 43 punti sono rimasti problemi per specchietti e visibilità. Monzali ha fatto presente che comunque "i lavori delle opere civili fatte per il Civis potranno essere utilizzate per la collettività: sono stati rifatti i marciapiedi, eliminate le barriere architettoniche, ad esempio, e questo darà un ritorno alla città".


(ANSA)
 

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