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Cronaca

Inchiesta soldi pubblici "Il Comune li spende per misurare i sentimenti? Giro strano di denaro"

Antonio Amorosi torna con un'inchiesta che porta Merola su Panorama: "99 mila euro a una società che misura il sentimento dei cittadini. Giro d'affari per un picco di 500 mila euro"

E' ancora una volta il giornalista Antonio Amorosi a sollevare un polverone sul Comune di Bologna, che questa volta finisce anche su Panorama per un finanziamento di 99 mila euro che Merola avrebbe elargito a una società che (in tempo di crisi) misura il sentimento dei cittadini: "Scoppia il caso del finanziamento di un’impresa che calcola i sentimenti dei cittadini bolognesi. Ma chi c’è dietro a questo giro di denaro? - si chiede Amorosi - Un giro di affari ed altre società. Denaro per un picco di 500 mila euro che coinvolge anche la Regione Emilia Romagna".

AMOROSI: "STRANA STORIA CHE RISCHIA DI CREARE IMBARAZZO AL SINDACO". I soldi pubblici "Sono Arrivati dal comune a una società ideata da Gabriele Bernardi, imprenditore vicino al Pd, nonostante altre società a lui riconducibili debbano restituire contributi per circa 150 mila euro. E mentre di quei soldi non c’è traccia, le società Artbit, Qui Bologna e Tvbrain (legate appunto a Bernardi), ricevono in questi giorni dalla Regione 102 mila euro a fondo perduto come associazione di imprese denominata Artemotion. È una strana storia quella dell’associazione culturale e turistica Vitruvio, presieduta da Bernardi, e la vicenda rischia di creare imbarazzo al sindaco pd, Virginio Merola. Tutto risale alle amministrative del maggio 2011 quando Vitruvio idea il progetto Moodwatcher, che misura «i sentimenti dei cittadini» e «il sindaco che vogliamo», e Bernardi organizza una performance col candidato (e futuro sindaco) Merola".

IL PROGETTO MONITORAGGIO SENTIMENTI DIVENTA SRL. "Subito dopo le elezioni il progetto Moodwatcher si trasforma in srl - racconta la penna di Amorosi - chiede finanziamenti al comune e ottiene 98.750 euro dal progetto Mambo, dedicato alle nuove imprese. Da documenti in possesso di Panorama, Bernardi compare anche dietro ad ArtBit, Qui Bologna e TvBrain, intestate a collaboratori della Vitruvio. Nel 2007 e nel 2009 le società ottengono in tutto circa 150 mila euro, sempre dal progetto Mambo. Ma il comune, dopo alcuni controlli che bloccano altri 150 mila euro, ne chiede la restituzione per gravi violazioni: computer di una società trovati nella sede di un’altra, giro di fatture tra loro e attestazioni che il comune ritiene «non veritiere». Le tre società e Vitruvio hanno sede nella stessa stanza presso l’università con numeri di fax e telefono identici.
La spiegazione data da Bernardi all’inizio della vicenda è che «la gestione della cosa pubblica non può prescindere dalle ragioni del cuore, la Vitruvio è certa che non si possano seguire solo le necessità di bilancio». Sarà, ma resta incomprensibile come il comune elargisca altri soldi anziché farseli restituire".

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