Immobile sequestrato e sproporzione di reddito rilevata di 540mila euro per un 57enne, considerato uno dei pusher che ha rifornito di droga le feste di Villa Inferno. E' della settimana scorsa il provvedimento del Tribunale di Bologna che ha messo i sigilli all'immobile, sito nella provincia di Brindisi, città natale del 57enne già condannato in merito alla vicenda in primo grado con rito abbreviato a 4 anni di reclusione. 

L'iniziativa del sequestro è partita dal questore Isabella Fusiello sulla base di indagini svolte per ben venti anni dalla Divisione Anticrimine della Questura, in un arco temporale compreso tra il 2000 e 2020. 

Durante tale periodo -riferiscono da via IV novembre- l’uomo "si è dedicato con assiduità allo spaccio di stupefacenti e ad altre attività illecite, ed hanno fatto emergere inequivocabilmente l’insufficienza degli esigui redditi leciti dichiarati dal proposto e dal suo nucleo familiare, sia per le semplici spese ordinarie che per le acquisizioni immobiliari effettuate".

L’analisi ha coinvolto tutti i soggetti appartenenti al nucleo familiare del proposto, consentendo il sequestro dell’immobile, "benché questi, per sottrarlo all’aggressione tramite misure di prevenzione, lo avesse fatto fittiziamente confluire in un fondo patrimoniale destinato alle esigenze della famiglia". Così, il sequestro è stato eseguito martedì e, come disposto dal Tribunale di Bologna l’immobile è stato consegnato all’Amministratore Giudiziario, nominato dallo stesso Tribunale, "al fine di poter procedere alla confisca del bene e all’acquisizione dello stesso nel patrimonio dello Stato".

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