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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Budrio

Incidente Zanardi, il direttore del centro protesi di Budrio: "Alex un esempio, ha grande forza"

A parlare è Angelo Andretta, direttore del Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio

Alex ha già dato dimostrazione della sua forza. Adesso sta affrontando una nuova condizione critica. L'unico atteggiamento possibile è sperare in un'evoluzione positiva degli avvenimenti e nella buona sorte, con una grande fiducia nell'abilità dei dottori. Quando ho saputo dell'incidente ho provato dolore e rabbia immensi".

A parlare è Angelo Andretta, direttore del Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio. Il rapporto tra Alex e la struttura bolognese ha radici lontane, nel 2001, quando l'atleta è stato accolto a Budrio per la riabilitazione dopo il terribile incidente sul circuito di Lausitzring, in Germania.

"Alex scelse di rivolgersi a noi perché siamo un centro di eccellenza: il trattamento protesico è un patto anche di fiducia tra assistito e tecnici che prosegue nel tempo, è naturale che porti alla nascita di una relazione che vada oltre il rapporto tra medico e paziente. È quello che è successo qui da noi: Alex ha instaurato un rapporto sincero di amicizia con alcuni dei nostri tecnici, qualcuno lavora ancora qui".

Il rapporto tra il campione e il Centro Protesi si è rinnovato ulteriormente quando Zanardi ha scelto di diventare un paraciclista: "Da sempre Inail vive e promuove l'attività sportiva come strumento cruciale di riabilitazione e reinserimento sociale: tra i primi a comprendere questo intreccio, il professor Maglio, praticamente il padre dello sport per le persone con disabilità. Negli anni abbiamo intessuto un rapporto profondissimo con il Comitato italiano paralimpico e con i suoi atleti. Lo sport per noi è un tassello imprescindibile, si tratti di agonismo o di passione amatoriale". 

 Tra i progetti portati avanti da Zanardi con Vigorso "Handbike kneeler," che prende il via dall'ideazione e dalla realizzazione di una particolare handbike per persone amputate, un mezzo pensato da Alex che gli desse la possibilità di sfruttare al meglio la potenza della sua colonna vertebrale (prima di questa sua idea, le handbike erano destinate a persone con paraplegia, quindi con le gambe).

Zanardi ha dato vita anche a Obiettivo 3, progetto nato per avvicinare le persone con disabilità alla pratica sportiva: si parte dal reclutamento (autocandidature, Centri spinali, ospedali, centri sportivi) all'individuazione del percorso grazie alla collaborazione dello staff e del Centro di ascolto; dalla convocazione alla Polisportiva Sport No Limits di Firenze, dove sono organizzati prove e test pratici, al monitoraggio.

"Alex viene qui spesso- sottolinea Andretta-. Ai suoi progetti lavora sempre in prima persona. Sia da un punto di vista tecnico, sia da un punto di vista motivazionale, averlo con noi è una spinta fortissima a fare sempre meglio e a impegnarci di più.

Molti nostri pazienti hanno scelto di far parte di questo progetto proprio perche' dietro a questa idea c'è lui". Tra di essi anche Tiziano Monti, giovane promessa dell'handbike che con Alex stava portando avanti anche la staffetta Obiettivo Tricolore prima dell'incidente nel senese.

Monti ha scritto su Facebook: "Non mollare mai. Alex ci ha insegnato questo. Lui non sta mollando e non dobbiamo farlo neanche noi. La staffetta prosegue con uno spirito diverso, ma con una motivazione in più! Facciamo sentire il nostro affetto per Alex e la sua famiglia, in maniera semplice e rispettosa. Forza Alex, siamo con te campione".

"Alex ha una generosità incredibile- continua Andretta- qualsiasi cosa pensi ha sempre un risvolto anche per gli altri. Per le persone con disabilità èsicuramente un esempio, ma anche per le persone normodotate è un modello di costanza, forza di volontà e rinascita.

Ha un carisma innato, è un punto di riferimento per tutti coloro che hanno la fortuna di incontrarlo. Ha dedicato tutta la sua vita a vincere e a trasferire la sua esperienza alle persone che hanno vissuto gli stessi traumi che ha vissuto lui. La sua grandezza come sportivo è pari alla sua statura umana". (Dires - Redattore Sociale)

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