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Incidenti stradali Budrio / Via San Vitale Ovest

Incidente Budrio: si pensa ai funerali di Jacopo e al ripristino degli assistenti civici

Le famiglie dei compagni dei suoi compagni di classe chiedono di partecipare alle esequie. Tanti i messaggi di solidarietà e preoccupazione. Si accumulano gli appelli alla sicurezza in strada dai cittadini. Il Pdl avanza proposta

Mentre si organizzano i funerali del piccolo Jacopo Iacenda e i genitori dei suoi compagni di scuola chiedono di poter partecipare, i commenti sulla sicurezza e le segnalazioni di strade e incroci pericolosi si sommano, anche sul profilo Facebook del sindaco di Budrio Giulio Pierini. E la politica ci mette del suo: il Capogruppo del Pdl Marco Lisei punta il dito sui tagli fatti sugli Assistenti civici: “Chi farà attraversare i nostri figli in sicurezza fuori dalle scuole? Chi aiuterà la Polizia Municipale quando ci sono eventi in Città? Chi presidierà i nostri parchi già oggi afflitti dal degrado? Gli assistenti civici vanno ripristinati immediatamente!”.

LA RICOSTRUZIONE DELLA TRAGEDIA. Alle ore 7.20 del 19 settembre 2012, Jacopo Iacenda stava attraversando la via San Vitale per raggiungere la fermata dell’autobus che lo avrebbe portato a scuola, alle Filopanti di Budrio. Ma una Fiat Panda guidata da un uomo di Malalbergo lo ha investito e i soccorsi sono stati inutili e il piccolo ha perso la vita sull'elicottero del 118 che lo stava conducendo all'ospedale di Bologna.

UNA LETTRICE: “CONOSCO LA STRADA. NON DOVEVA ATTRAVERSARE DA SOLO. A lasciare un commento a uno degli articoli che raccontano la storia tragica del piccolo Jacopo una donna/mamma che quella zona la conosce bene: “Lavoro a 20 metri da dove è accaduta la disgrazia – spiega una lettrice di Bologna Today - sono rimasta sconvolta anche se non ho, fortunatamente, assistito all'incidente. Conosco la strada, che non è nuova a fatti del genere e vi assicuro che non si può e, sottolineo, non si può far attraversare ad un bambino di 11 anni una strada così, nè alle 7.20, ora di punta, nè alle 12.00 quando le macchine schizzano ai 100 all'ora. Lo dico da mamma. Una disgrazia atroce che si doveva evitare. Ne succedono tante che non sono prevedibili...Penso alla vita spezzata, ma penso anche a chi, forse non ha potuto evitare l'impatto e che avrà per sempre il rimorso di quanto è accaduto. E non è una questione di velocità o di non essere presenti alla guida, è che il bambino non ha visto la macchina, ma la macchina probabilmente non ha visto il bambino. Non si può permettere che queste cose accadano...un bacio con tanta amarezza“

IL COMUNE DI BUDRIO ESPRIME VICINANZA ALLA FAMIGLIA. Siamo affranti. Ci stringiamo intorno alla famiglia di Jacopo, sapendo che non ci sono parole per alleviare un dolore così grande. In quel lungo tratto rettilineo di strada provinciale da sempre esiste un problema di sicurezza e di velocità del traffico, ma l’incidente di Jacopo è stato una tragica fatalità per come è avvenuto e per le conseguenze che ha avuto. Alla famiglia Iacenda, agli amici, ai compagni di scuola e di gioco di Jacopo va il cordoglio dell’amministrazione e della nostra comunità ancora incredula per un avvenimento più grande di noi.

UNA MAMMA SCRIVE AL SINDACO PIERINI. Sul profilo Facebook del sindaco di Budrio sono molti i cittadini che scrivono messaggi di solidarietà e appelli per la sicurezza dei bambini: “Gentile Sindaco, le scrivo queste parole con un dolore enorme nel cuore…conosco molto bene la famiglia dove è avvenuta la tragedia e che ha segnato tutta la comunità Budriese...Jacopo era spesso con mio figlio....erano cari amici...La prego Sindaco...faccia tutto ciò in suo possesso per evitare che si ripeta una tragedia di queste dimensioni...noi Budriesi sappiamo quanto sia pericoloso l'incrocio di Prunaro sulla San Vitale e quanti incidenti vi siano avvenuti e quanto vadano forte le auto su questa strada. Credo che in vicinanza delle zone dove si ferma il pullmino ci debbano essere come minimo dei rallentatori. Le giuro che nel mio dolore non so nemmeno cosa pensare ma La prego faccia qualcosa. Grazie”.
 

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