Incidente San Vitale, indagato per omicidio l'investitore di Jacopo Iacenda

E' indagato per omicidio colposo, come avviene di prassi in casi simili, l'automobilista che mercoledì scorso ha investito e ucciso a Canaletti di Budrio, sulla via San Vitale nel Bolognese, l'undicenne Jacopo Iacenda. Disposta anche una perizia cinematica, per ricostruire la dinamica dell'investimento e la velocità del mezzo. Un accertamento che potrebbe anche coinvolgere lo stato dei luoghi e della strada. Il tratto dov il piccolo è stato travolto e ucciso è dove la strada San Vitale diventa un lungo rettilineo, poco distante dalla casa dove viveva con i genitori, impiegati, e con il fratellino di quattro anni, in un piccolo agglomerato di case che non è neppure una frazione, vicino a località Canaletti. C'é il limite dei 70 km/h e non ci sono strisce perché è fuori dal centro abitato.

LA RICOSTRUZIONE DELLA TRAGEDIA. Alle ore 7.20 del 19 settembre 2012, Jacopo stava attraversando la via San Vitale per raggiungere la fermata dell’autobus che lo avrebbe portato a scuola, alle Filopanti di Budrio. Ma una Fiat Panda guidata da un uomo di Malalbergo lo ha investito e i soccorsi sono stati inutili e il piccolo ha perso la vita sull'elicottero del 118 che lo stava conducendo all'ospedale di Bologna.

PROBLEMA SICUREZZA STRADALE. La tragedia tocca tutta la comunità nel profondo. Si accendono polemiche sicurezza stradale e le segnalazioni di vie e incroci pericolosi si sommano. La discussione divampa anche sul profilo Facebook del sindaco di Budrio Giulio Pierini. E la politica ci mette del suo: il Capogruppo del Pdl Marco Lisei punta il dito sui tagli fatti sugli Assistenti civici: “Chi farà attraversare i nostri figli in sicurezza fuori dalle scuole? Chi aiuterà la Polizia Municipale quando ci sono eventi in Città? Chi presidierà i nostri parchi già oggi afflitti dal degrado? Gli assistenti civici vanno ripristinati immediatamente!”.