rotate-mobile
Incidenti stradali Castel San Pietro Terme

Alessia Grimaldi travolta e uccisa sulla A14: chiesto il processo per l'automobilista

La giovane è morta ad appena 23 anni dopo un violento tamponamento all’altezza del territorio comunale di Castel San Pietro Terme

Una giornata maledetta quella del 27 agosto sulla A14. Lì ha perso la vita Alessia Grimaldi, aveva appena 23 anni e viveva a Castel Maggiore. 

Da quanto apprende, il Pubblico Ministero della Procura di Bologna, dott. Giampiero Nascimbeni, ha chiesto il rinvio a giudizio per l’automobilista che ha tamponato l'auto della giovane. I genitori della ragazza si sono rivolti a Studio3A-Valore S.p.A. Sarà un 72enne modenese  a rispondere del reato di omicidio stradale con l’aggravante di aver cagionato anche ferite gravi a un’altra persona, la moglie, 4 anni, che trasportava nel suo veicolo.

Il Gup del tribunale di Bologna, dott. Letizio Magliaro, ha dunque fissato l'udienza per il 24 febbraio 2023. 

Il guasto all'auto di Alessia e il violento impatto 

Alessia Grimaldi, secondo le ricostruzioni, verso le 19, mentre procedeva sulla carreggiata Sud dell’autostrada A14 (Bologna-Bari-Taranto), all’altezza del km 34+667, nel territorio comunale di Castel San Pietro Terme, è rimasta bloccata nella terza corsia di marcia a causa di un guasto nella sua Fiat 500. La ragazza, non riuscendo a spostarsi, ha cercato di mettersi in salvo, ma purtroppo non ha fatto in tempo: da dietro è sopraggiunta, nella stessa direzione, una Kia Sportage condotta da F. R., il quale, pur essendo ancora chiaro e una bella giornata di sole, non ha visto l’ostacolo in tempo e ha tamponato in pieno  l’utilitaria, non lasciando scampo alla sua conducente, deceduta praticamente sul colpo per i gravissimi politraumi riportati.

Il settantatreenne sarebbe stato sanzionato in via amministrativa per la violazione dell’art. 141 comma 2 del Codice della Strada (Il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l'arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilita' e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile, ndr).

Il Sostituto procuratore ne avrebbe chiesto anche il processo imputandogli di aver causato la morte della giovane per “colpa consistita in negligenza, imprudenza e imperizia (ometteva di prestare attenzione alla circolazione e alla strada) e violazione dell’art. 141 comma 2 del Codice della Strada, omettendo di mantenere le distanze di sicurezza dal veicolo che lo precedeva in modo tale da essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizioni di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del proprio campo di visibilità dinanzi ad un ostacolo prevedibile” per citare l’atto del magistrato, che conclude: “In particolare, non avvedendosi per distrazione dell’ostacolo costituito dalla Fiat 500 ferma dinanzi a lui nella terza corsia a causa di un guasto, e non mantenendo la distanza di sicurezza che gli avrebbe consentito di arrestare il proprio mezzo evitando la collisione, la tamponava violentemente senza porre in essere alcuna azione frenante, determinando così, a causa del violento urto, l’immediato decesso di Alessia Grimaldi”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alessia Grimaldi travolta e uccisa sulla A14: chiesto il processo per l'automobilista

BolognaToday è in caricamento