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Incidenti stradali Navile / Via Stalingrado

Investita e uccisa 18enne in via Stalingrado: accusa di omicidio per il conducente

Sarà processato per omicidio colposo il 30enne che ha travolto la giovane Lucia Varriale. L'uomo viaggiava ad una velocità pari al doppio rispetto ai limiti consentiti ed era sotto effetto di cocaina

Andrà a processo con l’accusa di omicidio volontario il 30enne alla guida dell’auto che, lo scorso 5 marzo, travolse e uccise la 18enne Lucia Varriale in via Stalingrado. E’ quanto ha deciso il Pm di Bologna Antonello Gustapane.

Il conducente, che da allora è in carcere, era al volante sotto l'effetto della cocaina e viaggiava ad una velocità del doppio superiore al limite consentito. Nell’incidente rimase gravemente ferita anche un'altra ragazza, perciò l’uomo dovrà rispondere anche dell’accusa di lesioni personali aggravate.

Secondo quanto ricostruito nel capo di imputazione il trentenne, dopo essersi spostato sulla terza corsia di marcia, superò due auto che si erano per dare la precedenza alle due ragazze, che stavano attraversando la strada sulle strisce pedonali. Il conducente non fece nessuna manovra per evitare l'investimento - dice l'accusa - così da dimostrare inequivocabilmente di aver accettato il rischio, "per futile piacere di correre in centro abitato", di falciare chi stava attraversando la strada sulle strisce orizzontali. E questo produsse un urto così violento che Lucia Varriale venne proiettata a 30 metri di distanza e l'amica ad alcuni metri dal punto di impatto.

Il Gip Mirko Margiocco, quando convalidò il 9 marzo l'arresto dell'investitore, lo definì una mina vagante per la sicurezza.
 

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