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Incidenti stradali Saragozza / Via Andrea Costa

Incidente via Andrea Costa, in carcere il "pirata della strada": domani la sentenza

E' attesa per domani la sentenza di convalida della custodia cautelare in carcere. Intanto l'uomo, che sabato sera ha investito e ucciso l'81enne Sergio Cristoni, si trova in cella. Plauso dal sindaco per il lavoro svolto dagli inquirenti

E' attesa per domani la sentenza di convalida della custodia cautelare in carcere  per M.B., il 51enne bolognese che sabato scorso ha investito l'81enne Sergio Criston in via Andrea Costa per poi darsi alla fuga. L'anziano è morto a seguito delle gravi ferite ricavate nel sinistro e dopo due giorni il 'pirata della strada' si è consegnato spontaneamente alla polizia Municipale.

Da ieri l'investitore si trova rinchiuso in cella, con l'accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso con fuga. Interrogato per quattro ore dagli inquirenti, ha riferito circa le dinamiche dell'incidente e sul suo comportamento successivo. L'uomo -che vive nella zona dell'incidente - stava rincasando dopo il lavoro, quando all'altezza del supermercato Coop di via Andrea Costa ha centrato l'anziano che stava attraversando la strada, ferendolo a morte. Nell'impatto la vettura avrebbe perso un faro.
L'investitore si sarebbe costituito dopo essersi consultato con alcuni familiari, e quando ormai le ricerche delle forze dell'ordine stavano per chiudere il cerchio intorno a lui.

Alcuni testimoni sul luogo del sinistro, infatti, avevano saputo descrive l'auto del 'pirata' (una Ford Fiesta grigia, modello vecchio) e parte della targa. C'era chi lo aveva visto fermarsi dopo l'investimento, scendere dalla vettura, aprire il portellone per dissimulare la targa e poi ripartire, così, in velocità.
Le telecamere di sorveglianze installate nella zona limitrofa al sinistro - aveva riferito la Procura - erano riuscite a riprendere l'automobile incriminata, sebbene confusamente. 'Lo prenderemo', aveva promesso il procuratore aggiunto Walter Giovannini, solo poche ore prima che il reo venisse allo scopero, di sua sponte. Forse raccogliendo l'invito della Procura - 'a costituirsi in forma di pietà almeno per la vittima'. Forse preso dai rimorsi di coscienza. O forse, semplicemente, perchè ormai si sentiva braccato.

Grande è stato l'impegno dei vigili urbani, che si sarebbero prodigati nella 'caccia all'uomo' che aveva falciato e ucciso Sergio Cristoni. Alcuni agenti avrebbero anche dato disponibilità a partecipare alle ricerche, sebbene non in servizio. Al corpo della Polizia Municipale è andato il plauso del vice Procuratore e del sindaco Virginio Merola, che attraverso una nota ha tenuto a "congratularsi con i vigili urbani per avere lavorato 48 ore senza sosta, attività che ha portato all'identificazione e all'arresto del pirata della  strada".

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