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Venerdì, 29 Marzo 2024
Incidenti stradali

Sequenza di incidenti mortali, sale la preoccupazione: "Più controlli sulle strade. Ecco come"

INTERVISTA | I dati, le strade più pericolose, le modalità più diffuse nei sinistri. E l'analisi pro sicurezza di Mauro Sorbi dell'Osservatorio per l'educazione Stradale

La consigliera metropolitana con delega alla mobilità ciclabile, Simona Larghetti, parlando con Bologna Today aveva rilanciato il progetto "città 30", ovvero il vecchio limite di 50 km/h sostituito dai 30 km/. "Giusti i limiti di velocità, ma se non si ha la forza di farli rispettare..."  Così Mauro Sorbi, presidente dell'Osservatorio per l'educazione alla Sicurezza Stradale Emilia-Romagna, commenta gli ultimi tragici incidenti avvenuti sulle strade dell'Emilia-Romagna e del bolognese. Ai quali si aggiunge quello di ieri sera, nel quale un ragazzo di soli 22 anni è finito in ospedale in gravi condizioni a seguito di un violento schianto sulle strade di Sasso Marconi. 

Nell'ultimo incidente a San Lazzaro, nel quale hanno perso la vita un uomo e una donna  "la macchina andava sicuramente a una velocità incredibile - ha detto Sorbi a Bologna Today - perdiamo la percezione della velocità nell'85% dei sinistri. Se parliamo di tangenziale o autostrade, il 67% degli incidenti avviene per tamponamento" come nel caso del mortale di venerdì scorso che ha ucciso una donna e mandato all'ospedale in gravi condizioni un bimbo di 9 anni: "In Italia non c'è sanzione per il non rispetto della distanza di sicurezza, questo è gravissimo, infatti i camion ad esempio vanno in fila indiana, immagini cosa vuol dire per mezzoi del genere viaggiare a due metri uno dall'altro, com'è accaduto a Valsamoggia dove un'auto è rimasta schiacciata - quindi  - è la percezione della velocità alla base degli incidenti". 

Ci si è messo anche il covid: "In un incontro ci hanno spiegato che ha cambiato il livello di guida, quando noi usciamo non è più solo il cellulare che toglie l'attenzione, ma a livello mentale, è il raggiungimento del nostro obiettivo". Inoltre "le nuove auto sono insonorizzate al massimo, il volume della radio aumenta con il frusciare, abbiamo fatto delle prove, i 50 all'ora sono considerati come un passo d'uomo". 

Incidenti e stato di ebbrezza: "Usiamo l'alcoltest monouso"

L'Istituto Superiore di Sanità pochi giorni fa ha pubblicato un documento che attesta come "un terzo degli incidenti avvengono per ebbrezza alla guida. Chi lo fa sa benissimo che i riflessi sono più rallentati, come Osservatorio ricordiamo che esiste un alcol test monouso, costa 2 euro, però basta aspettare meno di un minuto per avere il risultato e quindi per evitare drammi. Il nostro è un appello, lo distribuiamo gratuitamente e chiediamo di comprarlo, può salvare la vita" e poi, continua il presidente "quanta gente è deceduta perchè ubriaca, ma quanti i danni causati? Sono stato a Montecatone pochi mesi fa, lì non rimane altro che vedere cosa puoi causare per inviare un messaggio al telefono, per una distrazione". 

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Le infrazioni a Bologna e in Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna, fa sapere l'IOsservatorio, quasi il 5% dei 18-69enni intervistati ha dichiarato di aver guidato almeno una volta nell’ultimo mese sotto effetto dell’alcol, cioè dopo aver consumato nell’ora precedente almeno due unità alcoliche. Tra i fattori di rischio legati allo stato del conducente, l’alcool e gli stupefacenti sono senz’altro classificabili al primo posto, seguiti a breve distanza dall’uso di farmaci che possono interferire con la guida e da malattie quali epilessia, diabete, malattie cardiovascolari, problemi di vista, disturbi del sonno, problemi cognitivi. Inoltre, a parità di alcool assunto, il rischio aumenta al diminuire dell’età della persona. Gli effetti negativi dell'alcool sulla guida sono ben noti. Esso agisce su diverse funzioni cerebrali (percezione, attenzione, elaborazione, valutazione ecc.), con effetti diversi e strettamente correlati alla quantità di alcool presente nel sangue, cioè al tasso alcolemico.

Agli enormi costi sociali e umani, si aggiungono anche elevati costi economici, che rendono la questione della sicurezza stradale un argomento di enorme importanza per i dipartimenti di Prevenzione e i sistemi sanitari di tutti i Paesi. La quasi totalità degli incidenti gravi e di quelli mortali non è dovuta alla fatalità, ma a una serie di comportamenti scorretti.  Il 95% degli incidenti stradali dipende, in ogni caso, da errori di tipo umano.

Il rischio di incidente grave cresce in maniera paurosa all'aumento del tasso alcolemico: cresce a 380 quando il tasso alcolemico è pari o superiore a 1,5 g/l: in pratica, l'incidente grave non è più solo molto probabile, ma addirittura quasi sicuro, ma anche semplicemente con valori compresi tra 0,5 e 0,9 g/l il rischio è 11 volte superiore. 

Gli ultimi dati disponibili forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile sulle infrazioni e sulla conseguente decurtazione dei punti patenti e a seguito della violazione dell’articolo del Codice della Strada (art 186) per guida in stato di ebbrezza: nel 2019 in Emilia-Romagna le infrazioni sono state 1.134, i punti decurtati 11.690.

Nell’area metropolitana di Bologna 204 infrazioni, punti decurtati 2.105. 

Nel 2020 in Emilia-Romagnaa, periodo del lock/down, le infrazioni  sono state 923, i punti decurtati 9.800. Nell’area metropolitana 133 ingrazioni e 1.420 punti decurtati. 

"Questi dati non indicano un trend in calo, perché abbiamo avuto mesi di lockdown e restrizioni a causa della comparsa e del perdurare della pandemia che hanno pesato significativamente sulla mobilità" sottolinea l'Osservatorio". 

"In arrivo finalmente una novità rilevante: quella dell’alcolock, sistema preventivo che non fa accendere la macchina nel caso in cui il tasso alcolemico del guidatore sia oltre i limiti - spiega Sorbi - gli alcolock saranno obbligatori su tutte le auto dal 2024. L’Italia recepisce una norma europea e obbligherà i proprietari dei veicoli all’installazione di questi dispositivi  di sicurezza". 

Quindi che fare?

"Il ministero, da gennaio 2021, ha autorizzato i comuni al controllo della velocità, non rimane che farlo, con le colonnine arancioni ad esempio, che però devono essere accompagnate dalla pattuglia, tralasciando il tema delle carenze di organico" spiega Sorbi "i comuni si affannano a fare le corsie con le strisce bianche laterali, secondo i nostri monitoraggi nessuno li rispetta. La gente in regola deve stare attenta a chi arriva sulle strisce, dove non dovrebbe passare nessuno, siamo ineducati, ma dobbiamo far sì che le istituzioni diano più forza alle polizie locali perchè vadano sulle strade e controllino la velocità, non esiste altra maniera". 

E la potenza del motore? "I cavalli danno una velocità che in certi casi può servire, in un sorpasso ad esempio. Esistono nuovi dispositivi che avvertono il conducente di qualsiasi ostacolo, ma siamo noi che guidiamo", specifica. 

"Comunichiamo di più con la gente. altrimenti si rischia di mettere un utente contro l'altro. Se si vuole dare una parvenza di serietà bisogna far rispettare le leggi, ci sono i velox temporanei o i dissuasori, tutti gioiscono per i cuscinetti berlinesi installati recentemente a Bologna, ma se me li metti in via Nosadella dove si va a 20 all'ora...."

E  poi c'è il rispetto: "Da un po' di tempo l'aggressività è diventata incredibile per la strada, ad esempio per un parcheggio scattano le offese soprattutto a donne e anziani". 

"Tutti sono utenti della strada"

Per Sorbi l'attenzione non deve essere solo degli automobilisti, ma anche dei ciclisti, dei monopattinisti e dei pedoni: "Ad esempio circolare sui basoli caratteristici della nostra città per il monopattino, che non ha una elasticità, è complesso, quindi si va sotto i portici, ma se non li sanziono, vuol dire che c'è impunità, forse ho la supremazia su un altro utente?"

Con la legge 590 sull'omicidio stradale "se metto sotto qualcuno dopo 40 giorni, scatta d'ufficio - spiega Sorbi - si va quindi nei guai perchè bisogna dimostrare che l'altro ad esempio è passato con il rosso o circolava contromano". Quindi attenzione a tutti gli utenti della strada "anche se l'auto è un arma, l'altra parte deve rispettare il codice altrimenti non sarà  mai chiamata come correa". 

"A livello istituzionale - invece - si ha un dovere verso tutti, il pedone che attraversa guardando il cellulare è colpevole come chi guida. Come prevenzione si parte da tutti gli utenti". 

Incidenti mortali a Bologna e nelle altre province

I dati provvisori relativi agli incidenti stradali mortali registrati nella nostra regione fino al 30 aprile 2022 delineano un aumento (decedute 14 persone in più), rispetto ai dati del 2021. In totale risultano decedute 74 persone, rispetto alle 60 dell’anno scorso, con un aumento del 23%. Confrontando i dati a livello provinciale si riscontra la seguente situazione in riferimento alle persone decedute:

  • Città metropolitana di Bologna 12 (8 automobilisti, 1 conducente mezzi pesanti, 2 motociclisti e 1 pedone),  -10 rispetto allo scorso anno.
  • Provincia di Parma 11, (8 automobilisti e  3 motociclisti), +9 rispetto allo scorso anno.
  • Provincia di Forlì-Cesena 11 (4 automobilisti, 3 motociclisti, 3 ciclisti e 1 passeggero di autobus), +9 rispetto allo scorso anno.
  • Provincia di Ravenna 10 (6 automobilisti, 2 ciclisti e 2 pedoni), -1 rispetto allo scorso anno.
  • Provincia di Piacenza 8  (5 automobilisti, 1 motociclista e 2 pedoni), +6 rispetto allo scorso anno.
  • Provincia di Modena 7 (5 automobilisti, 1 motociclista e 1 pedone), come lo scorso anno.
  • Provincia di Ferrara 6 (3 automobilisti 1 ciclista e 2 pedoni),  -1 rispetto allo scorso anno.
  • Provincia di Reggio Emilia 5 (4 automobilisti e 1 ciclista), -5 rispetto allo scorso anno.
  • Provincia di Rimini 4  (2 automobilisti, 1 conducente mezzi pesanti e  1 motociclista ), +2 rispetto allo scorso anno.

Gli automobilisti sono 45 (61%), +13 persone rispetto allo scorso anno, i motociclisti 11 (15%), +1 rispetto allo scorso anno, i pedoni 8 (11%), +1 rispetto allo scorso anno, i ciclisti 7 (9%), -6 rispetto allo scorso anno, gli autisti di mezzi pesanti 2 (3%), come lo scorso anno, altri utenti 1 (2%), come lo scorso anno. 

Gli utenti vulnerabili (motociclisti, ciclisti e pedoni sommati) sono 26 (35% del totale), 4 in meno rispetto allo scorso anno, quando furono 30 e costituivano però il 46% del totale. I maschi sono 61 (82%), le femmine 13 (18%).

Incidenti mortali a Bologna: dove e comeincidenti bologna-2-4

Accessi al Pronto Soccorso

Confrontando i dati degli accessi per incidente stradale ai Pronto Soccorso registrati nei primi tre mesi del 2022 nella città metropolitana di Bologna (2.258), rispetto all’anno precedente (1.604) si evidenzia un aumento per tutti gli utenti della strada, con particolare rilievo per automobilisti, motociclisti, ciclisti e conducenti di monopattini. In leggero calo gli autisti di mezzi pesanti. Sono in aumento anche rispetto al 2020 (c’era il lockdown), quando furono 1.716.

I dati relativi agli accessi ai punti di Pronto Soccorso dell’area metropolitana nel 2021 segnalano che 149 sono stati gli ingressi a seguito di incidente stradale in cui sono stati rilevate sostanze psicoattive: 79 per alcol, 52   psicofarmaci, 5 oppiacei, 4 cocaina, 1 eroina, 1 cannabis e 13 sostanza non indicata. 

Nei primi due mesi del 2022 sono già 18: 11 alcol, 4 psicofarmaci, 1 cocaina, 1 eroina e 1 farmaci oppiacei.accessi pronto soccorso-2

Fonte: dati Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale

Foto: copertina foto di repertorio, foto Fb Mauro Sorbi 

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