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Cronaca

Incidente mortale in via Azzurra: "Ora basta", cicloattivisti incontrano residenti

Prevista una asemblea pubblica poco lontano dal luogo dove nel fine settimana è rimasta uccisa una donna di 81 anni mentre era sulle strisce pedonali

Un'assemblea pubblica per dire "basta morti in strada" a Bologna. L'iniziativa avrà luogo mercoledì in via Azzurra, vicino al luogo dell'incidente mortale dell'altro giorno che ha lasciato esanime una 81enne mentre attraversava la strada.

L'appuntamento è per domani nei vicino giardini Arcobaleno. "Non è accettabile morire mentre si attraversa la strada.
Dopo l'ennesima morte sulle strade di Bologna, sentiamo il bisogno di condividere una riflessione urgente per un cambiamento non solo nella mobilità, ma nell'intero ecosistema urbano", scrivono i promotori dell'assemblea.

"Quali azioni possiamo mettere in campo per affermare il diritto a una città sicura, in cui nessuno debba aver paura di camminare o pedalare per strada? Ci rivolgiamo a tutti coloro che si sentono insicuri in strada a Bologna", continua l'appello: "Crediamo sia il momento di una convergenza di forze e di idee, perché la sicurezza stradale è diventata centrale nel dibattito cittadino ma le risposte concrete che vediamo sono ancora troppo timide e lente ad arrivare".

Davanti alla scuole, sui marciapiedi e nei quartieri, scrivono Salvaiciclisti e Bologna30, "il mancato rispetto delle regole base della convivenza civile rende gli spostamenti fonte di preoccupazione e pericolo e aumenta la fragilità di categorie già a rischio di marginalizzazione, come le persone anziane". Per questo "pensiamo che tutta la città debba interrogarsi e interrogare i rappresentanti delle istituzioni", si legge ancora.

La proposta è quella di un incontro pubblico in via Azzurra, ovvero "la strada dove sabato la nostra concittadina Luisa Giovannini è stata uccisa- ricordano Salvaiciclisti e Bologna30- e dove settimana scorsa un ragazzino di 13 anni è stato investito sulle strisce pedonali, dove quasi settimanalmente residenti e associazioni denunciano una situazione di pericolo costante, situazione denunciata dal 2016. Un luogo che presto sarà interessato da un intervento di messa in sicurezza ma dove nel frattempo si rischia e si muore".

L'assemblea sarà l'occasione per confrontarsi su "quali risposte politiche e sociali sono necessarie al problema della violenza stradale" e su "come fare in modo che la Città 30 non sia solo un'ordinanza o un intervento di pura segnaletica, ma trasformi Bologna in una città dove camminare e pedalare diventa davvero più sicuro". Ragionando su questi temi "vogliamo recuperare una parola che per molti di noi è stata fondamentale negli ultimi anni: 'condivisione'.

Invitiamo- si conclude l'appello- le famiglie del quartiere, le attiviste e tutta la cittadinanza a partecipare e a prendere parola. Tocca a noi dire la nostra, condividere i progetti e le iniziative che ciascuno di noi porta avanti, chiedere ascolto alla politica, cercare idee nuove, rivendicare una città dove nessuno debba più morire per strada".
 

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