Spostamenti tra regioni e l'indice Rt: la situazione in Emilia Romagna e nel resto d’Italia
A partire dal 3 giugno sarà possibile spostarsi lungo lo Stivale, ma la situazione rimarrà monitorata ogni settimana per seguire l'andamento del contagio, basandosi su alcuni indici
Con l'avvicinarsi di una ulteriore apertura, quella degli spostamenti tra regioni, si dovrà tenere conto anche dell'indice di contagiosità, ovvero Rt.
L’Istituto Superiore di Sanità ha reso noto i risultati del monitoraggio settimanale (11-17 maggio). In questo momento l’indice di contagio Rt si mantiene sotto il valore di 1 in tutte le regioni italiane eccetto la Valle d’Aosta, dove è pari a 1,06. In Calabria si registra il più basso in assoluto: 0,17.
L’indice Rt misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva, e cioè il numero medio delle infezioni prodotte da ciascun individuo infetto dopo l’applicazione delle misure di contenimento dell’epidemia stessa. Rt è uno degli indicatori che servono a definire i provvedimenti da adottare nella Fase 2 e rappresenta uno strumento importante per monitorare le misure di controllo nel tempo e la loro efficacia.
L’incidenza settimanale, «è molto eterogenea nel territorio nazionale. In alcune Regioni il numero di casi è ancora elevato denotando una situazione complessa ma in fase di controllo. In altre il numero casi è molto limitato», spiega l’Iss. Le Regioni con un’incidenza considerata ancora alta sono Lombardia, Liguria, Piemonte, Molise e Provincia autonoma di Trento.
L’Istituto Superiore della Sanità conclude dicendo che questo sistema di monitoraggio non è un giudizio ma una fotografia della circolazione del virus a valle delle misure adottate a livello nazionale.
Si tratta di un sistema che consente alle regioni di avere un quadro sintetico della situazione, mentre a livello nazionale di monitorare l’andamento e attivare un continuo confronto con le realtà regionali. L’utilizzo sistematico di questo strumento consentirà di accompagnare i processi di apertura del lockdown.